Sampdoria in Serie C, Viviano si scaglia contro la dirigenza e si dice disponibile anche gratis per aiutare da consulente a ripartire
Vedere la Sampdoria in Serie C è difficile anche per chi ha vissuto con la maglia più bella al mondo. Per chi l’ha sudata, difesa e se n’è anche innamorato. Per quelli come Emiliano Viviano, che è rimasto sempre legato alla piazza blucerchiata, la retrocessione maturata a Castellammare di Stabia è un autentico crimine. La cui esecuzione parte da lontano.
Intervenuto a TvPlay, l’ex portiere della Sampdoria si scaglia contro la dirigenza, colpevole di aver minato dall’interno, con le loro decisioni e la rivoluzione attuata negli scorsi mesi, prima di tutto la sampdorianità. Fino poi a compiere una vera e propria impresa in negativo, come far precipitare in Serie C un club come quello blucerchiato:
Dalla Sampdoria hanno fatto fuori tutti i sampdoriani, a partire da quelli che lavoravano in società, dottori, fisioterapisti, tutti quelli che hanno fatto grande la Sampdoria anche negli anni i cui c’ero io, in cui lottavamo per l’ottavo posto. Sono arrivati pseudo scienziati, che credevano di sapere tutto, hanno messo tutti uomini loro, spie all’interno dello spogliatoio, hanno fatto casino coi giocatori, gente fuori rosa, tanti allenatori. E purtroppo chi ci rimette sono i tifosi. Non credevo di vivere la mia vita e vedere la Sampdoria in Lega Pro, è una roba ridicola. Dovrebbero sotterrarsi, vergognarsi. Perché si può retrocedere, giocando a pallone si corrono rischi. Ma prendere la Sampdoria, con il suo budget e le sue possibilità, e portarla in Serie C è un’impresa incredibile
Emiliano Viviano: “La Sampdoria in Serie C è una cosa ridicola. Se serve una consulenza ci sono anche gratis”
Sampdoria in Serie C, Emiliano Viviano: dovrebbero vergognarsi. Dare una mano? Anche gratis…
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Viviano si dice dispiaciuto per i tifosi. Gli unici a rimetterci per questa vergognosa situazione. Perché anche lui sa cosa significhi rimanere legati profondamente alla Sampdoria. Tanto che si dice disponibile a dare una mano. Non come allenatore, né dirigente o membro dello staff, un tipo di carriera che non lo attira. Ma se servisse una consulenza, l’ex portiere blucerchiato (115 presenze a Genova) lo farebbe volentieri. Anche gratuitamente:
Io non voglio fare quel lavoro lì, ma se avessero bisogno di qualsiasi consulenza andrei domani mattina e gratis. Per la Sampdoria lo farei, sinceramente mi sento di doverlo a persone che mi hanno voluto bene