Adesso basta Sampdoria. Ferrero alza la voce e fuori le palle. E’ l’editoriale del direttore Luca Uccello che chiede di farsi rispettare nel Palazzo…
Adesso basta. Basta per davvero. Non si può giocare così, regalare sempre qualcosa. Un tempo, il primo o il secondo. Qualche rigore, qualche goal che contro la Sampdoria mai nessuno sbaglia.
Basta dire che con l’Inter per un tempo abbiamo fatto bene, che con la Roma non uno ma due buoni tempi. Basta pensare che con il Bologna la Sampdoria meritasse chissà che cosa.
Conta buttarla dentro, fare dei PUNTI. Senza se, ma o altre balle. Conta essere cattivi, avere carattere, avere gli attributi, quelli veri, quelli da mostrare quando serve. A parole siamo sempre tutti bravi, poi nei fatti basta guardare la classifica.
Adesso basta. Contro il Bologna, Doveri ha fatto quello che ha voluto, ha ignorato tutto, sopratttutto il buon senso. Far perdere la pazienza a Claudio Ranieri non è semplice, lui ci è riuscito. Bravo Claudio.
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Adesso basta però Claudio. E’ arrivato il momento che la società cominci a urlare al tuo posto, senza fare teatrini, senza dire belinate. Bisogna alzare la voce. Far valere questa presunta amicizia con Lotito, con il Palazzo del POTERE (tutto maiuscolo). Bisogna prendere quello che ci spetta. Vediamo pur sempre da presidenze di grandi signori e quindi rubare a noi non piace. Basta fischiare il giusto: se Danilo tiro un pugno a La Gumina è rosso, è rigore. Se Medel va a martello su Linetty si ferma il gioco, ecc, ecc..
Adesso basta stare zitti. Basta nascondersi. A fine gara non c’è stata una parola della società. Nessuno si è presentato davanti alle telecamere. Eppure sarebbe stato un bel colpo, da Kolossal hollywoodiano. Un segnale forte. Dire che la Sampdoria merita rispetto, non solo gli altri, chi ha la media di due rigori a partita come dall’altra parte del Bisagno.
Adesso basta per davvero. E’ inutile dire che la colpa è sempre di Massimo Ferrero. Lui è il primo, lo sappiamo, lo sanno tutti. Poi però ci sono gli altri: chi allena, chi scende in campo e dovrebbe fare la differenza, chi si prende lo stipendio e dice sempre sì. Colpa di tutti se ancora una volta rischiamo di salutare la Serie A.
Adesso basta. Basta perdere continuamente punti giocando un tempo e l’altro no. Basta davvero. Con Lecce e Spal non si può sbagliare.