Andrea Sottil ha spiegato i motivi del cambio Meulensteen-Veroli una volta che la Sampdoria è rimasta in dieci in casa contro il Bari
Non è stato certo un esordio facile per Andrea Sottil. Il tecnico, alla prima partita sulla panchina della Sampdoria, ha dovuto subito affrontare un’inferiorità numerica per l’espulsione – al 14′ del primo tempo – di Stipe Vulikic. Un inizio più che mai in salita, a cui, però, allenatore e squadra hanno risposto con coraggio e con tenacia.
Sottil ha resistito 14 minuti prima di fare una sostituzione, puntando, inizialmente, su un 4-3-2. Ha atteso che si riscaldasse Davide Veroli per poi ripassare alla difesa a 3, con Gennaro Tutino e Massimo Coda punti di riferimento in attacco. Non ha rinunciato alle due punte e, alla fine, ha avuto ragione.
Sampdoria-Bari, la spiegazione tattica di Sottil
Sampdoria-Bari, cambio Meulensteen-Veroli: la spiegazione di Andrea Sottil
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Nel post-partita il tecnico ha spiegato la scelta di sostituire Melle Meulensteen, alla seconda di fila da titolare, con un difensore. Puntando su Alessandro Bellemo e Leonardo Benedetti come cerniera centrale e lasciando in panchina per tutta la partita Gerard Yepes:
L’uscita di Meulensteen è una scelta tecnica. Ho aspettato che si scaldasse Veroli poi dal 4-3-2, con cui ti mettono in mezzo sugli esterni, sono passato al 3-4-2. In mezzo al campo ho puntato su Bellemo che è tattico, geometra, e Benedetti che è palleggiatore e ti dà gli allunghi. La cosa fondamentale era tenere le due punte, non mi piace chiudermi in area in 10 ma preferisco avere due attaccanti e giocatori che possano accompagnarli.
Al netto delle difficoltà, la Sampdoria ci ha provato. Il 3-4-2 ha funzionato, con i blucerchiati che hanno rischiato, ma hanno anche avuto qualche occasione per una vittoria che sarebbe stata clamorosa.



