La sconfitta di Brescia per la Sampdoria vale come una condanna. Inutile parlare di promozione quando c’è una salvezza da conquistare
Inutile fare un analisi di campo per una Sampdoria che perde 3-1 (3-0 dopo solo 40 minuti), se proprio la dovessi fare si riassumerebbe con un severo (ma giusto) “penosi dietro, penosi davanti, un disastro totale”! Dopo 9 punti in 3 partite, stava passando un messaggio alquanto pericoloso: “Questa serie B è scarsa, possiamo salire”. Ma non solo: “Abbiamo trovato la quadra, ora possiamo giocarci la promozione”, perché “abbiamo giocatori superiori e ci giocheremo la promozione sino alla fine”.
Purtroppo nelle ultime due settimane ho sentito decine e decine di questi commenti (io li chiamo deliri, voi?). Nulla di male nell’essere sognatori, ma quando il sogno diventa convinzione (illusione) è pericoloso! Come dico da inizio campionato bisogna raggiungere al più presto quota 40-42 punti, obiettivo alla portata (si spera) di questi giocatori, dare pressioni non richieste ad una rosa onestamente dai bassi valori tecnici e, in generale, una rosa mal costruita in fase di mercato, è alquanto pericoloso, specialmente quando, come nel nostro caso, si lavora con tanti giovani, molti dei quali alla prima esperienza tra i “Pro”.
Non è un caso, difatti, che appena noi tifosi abbiamo iniziato a capire che questa è una stagione in cui bisogna salvarci (e verosimilmente arrivare tra il decimo e il dodicesimo posto), la squadra ha iniziato ad inanellare una serie di risultati. I giocatori, specialmente quelli giovani (vi ricordo che siamo la seconda rosa più giovane della Seire B) mal supportano tali pressioni e, aggiungo io, il giovane calciatore, in quanto giovane, tenderà sempre a sopravvalutarsi, andando di conseguenza a sottovalutare l’avversario, cosa certamente accaduta a Brescia.
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Perdere a Brescia ci può anche stare, ma non ci può/deve stare subire l’imbarcata (e meno male che il Brescia, a parte colpire una traversa clamorosa, si “ferma” dopo il 3-0 nel primo tempo). Questo deve essere una lezione per i nostri giocatori ma anche e specialmente per noi tifosi : BASTA PARLARE DI PROMOZIONE!
La prossima partita sarà già fondamentale per il nostro obiettivo, contro il Lecco (appaiato in classifica) è la classica partita che se vinci ti dirigi verso una stagione “tranquilla”, ma se la perdi vai a rientrare in quello spiraglio di zona retrocessione dove i nostri ragazzi, a livello psicologico più che tecnico, sono indietro rispetto a squadre abituate a questo tipo di lotte. Purtoppo pare infatti chiaro che a livello societario non ci saranno grosse novità(e dunque investimenti)in questo mese pre mercato (termine ultimo per iniettare quei famosi 19M, che abolirebbero i famosi “paletti”), e
mancando tali risorse, la rosa su cui fare affidamento questa è e questa rimarrà. Dunque, cari marinai, adattiamoci(così come ha fatto il nostro Mister) ai limiti della nostra rosa, e agiamo di conseguenza quando c’è da supportare la squadra alla quale non bisogna chiedere la luna ma semplicemente il raggiungimento di quota 42, meglio se 44 punti!