Ariedo Braida sta con Andrea Pirlo: il tecnico della Sampdoria, secondo il dirigente che lo ha avuto da giocatore al Milan, ha bisogno di tempo
La Sampdoria di Andrea Pirlo non è partita bene in campionato e ora, dopo cinque partite, ha solo due punti (quattro sul campo). La sconfitta con il Cittadella ha fatto nascere molti interrogativi sul tecnico, che, però, è stato pienamente confermato dalla dirigenza e ora è pronto a dare una svolta con il Parma.
Di lui, al Secolo XIX, ha parlato Ariedo Braida, uno che lo conosce bene, essendo stato dal 1986 al 2013 prima direttore generale e poi direttore sportivo al Milan. Prima di parlare del Pirlo allenatore, l’ex dirigente rossonero ha parlato di cos’era Pirlo da calciatore, già tecnico in campo:
Pirlo? Da quando prima Mazzone, allenatore che aveva quell’umanità che serve al calcio, e poi Ancelotti, lo hanno messo in regia, Andrea è stato un professore. Nel Milan in quel ruolo era già allenatore in campo nel modo di esprimersi e di vedere il calcio. E poi aveva la magia: nella tecnica, nei piazzati, era straordinario.
Sampdoria, Braida: per Pirlo e i blucerchiati è tutto nuovo
Sampdoria, Ariedo Braida: Pirlo? Serve tempo…
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Ora, nelle difficoltà, si vedrà la capacità di reagire. Ad Andrea Pirlo va dato tempo per lavorare e per conoscere al meglio i giocatori che ha a disposizione:
Deve poter lavorare in pace. Ho visto un po’ la Samp col Cittadella, c’è qualcuno che conosco di più, come Borini o La Gumina, peccato per il crack di Ferrari. Ma per capire quanto vale la rosa devi esserci dentro, viverla, andare a letto la sera pensando alla squadra che si costruisce provando sul campo giorno dopo giorno, insistendo.
Alla Sampdoria sono cambiati proprietà, dirigenti e tecnico. In casa blucerchiata è tutto nuovo e bisogna trovare una nuova identità, che può arrivare solo con il tempo. E chissà che dal Tardini non arrivi la prima sorpresa – in positivo – del campionato dei ragazzi di Pirlo:
Tutti vorrebbero fare il 4-3-3 di Guardiola, ma devi avere i calciatori adatti. Può essere che Pirlo e la Samp li abbiano, da qui a gennaio lo capiranno, il campionato è lungo, c’è tempo per rifarsi. Ora è tutto nuovo, società, mister, calciatori: la Samp deve trovare la sua identità. Il Parma ora è un passo avanti alle altre di B. La Cremonese sulla carta è forte, arranca ma può risalire. Altre verranno fuori. E per la sfida del Tardini chissà, non sempre vince la più forte..