Indiscrezione del giornalista genovese Parodi: Gianluca Vialli sarà a Genova mercoledì. Gli sviluppi e gli scenari per la cessione della Sampdoria.
Qualcosa di nuovo si muove per la cessione della Sampdoria, e forse segue i movimenti che sta facendo Gianluca Vialli, il presidente invocato e sognato da tutti i tifosi blucerchiati. Da qualche tempo si vocifera che nella giornata di mercoledì 15 dicembre l’ex bomber della Samp d’oro sarà a Genova. Indiscrezione confermata dal giornalista Renzo Parodi, che a questo punto si chiede: “Perchè Luca viene a Genova?“
Non ha la risposta Parodi, ma ammette che si tratta di una coincidenza curiosa:
Mercoledì, dopodomani, in singolare coincidenza con la visita genovese di Vialli, i creditori di Farvem si riuniranno in adunanza per decidere per il sì o per il no. Non mi stupirei se il tribunale fallimentare in settimana decidesse in merito alla richiesta di revoca del concordato EF avanzata da Hoist (il creditote principale che comanda). Se la revoca venisse confermata il concordato Ef andrebbe a picco e il concordato Farvem seguirebbe la stessa sorte. In quel caso, il trust di scopo decadrebbe, la Sampdoria tornerebbe libera e quindi potenzialmente vendibile
Parodi che, per la vicenda Vialli-Sampdoria, precisa ulteriormente:
Anche Vidal adesso ammette che esiste – l’ho scritto due settimane fa -l’offerta depositata da Vialli & C al tribunale fallimentare di Roma. Fino a ieri il commercialista veneziano negava qualsiasi contatto con l’ex bomber e nella sostanza diceva il vero. Difatti Vialli non si era rivolto a lui, bensì al tribunale fallimentare di Roma che l’aveva accolta sub judice. A Primocanale Vidal ha anche dichiarato che l’offerta depositata al tribunale non ha ragione di essere perché la Sampdoria è inserita nel trust Rosan, a garanzia dei due concordati che sono in attesa di essere omologati. Vidal gioca con le parole e alza cortine di fumo. Vero è che l’offerta è sub judice, ovvero è condizionata all’omologazione dei concordati Ef e Farvem
Cessione Sampdoria, Parodi: Vialli in vantaggio sulle tempistiche. Ruolo chiave degli azionisti di minoranza

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E’ qui dunque che entra in gioco Gianluca Vialli, condizionato al momento dalla procedura di omologa dei concordati EF e Farvem. Perché l’ex bomber blucerchiato ha depositato un’offerta per la Sampdoria non al Trustee Gianluca Vidal, bensì direttamente al Tribunale di Roma. Ecco dunque spiegato il perché Vidal ha più volte detto di non aver avuto contatti con Vialli. Il Tribunale ha accolto l’offerta di Luca e adesso bisogna attendere i prossimi sviluppi. Anche riguardo la possibilità di disporre delle azioni della Sampdoria.
Se infatti la famiglia Ferrero (nella fattispecie Vanessa, figlia di Massimo, e Giorgio, che sono i due maggiori azionisti della società blucerchiata) non può disporre dei suoi beni, e quindi anche delle azioni Sampdoria (che rischiano di essere persino sequestrate su disposizione del gip di Paola), c’è ancora una piccola minoranza che potrebbe. Ed è l’unione fiduciaria (di cui abbiamo scritto in esclusiva qui) che possiede il 4,76% delle azioni Sampdoria, e che Parodi sostiene risalire alla famiglia Garrone-Mondini. Anche nelle loro mani potrebbe trovarsi la chiave del futuro della società, qualora i concordati saltassero. Fatto salvo della necessità di separare le sorti della Sampdoria da quelle delle società di Ferrero, dunque anche con l’assenso della Procura di Paola e non solo dei creditori e dei giudici fallimentari per Eleven Finance e Farvem.
I proprietari del club sono Vanessa e Giorgio Ferrero e l’Unione Fiduciaria che scherma un quotista occulto. Unione Fiduciaria o banca PBK, come lasciano intendere alcune carte pubblicate dal sito ClubDoria46, è zuppa o pan bagnato. A mio parere dietro c’è la famiglia Garrone-Mondini. Nell’impossibilità da parte dei quotisti principali di Holding Max (la capogruppo) di disporre dei loro beni (lo ha stabilito il gip Misiti nell’ordinanza che ha spedito Massimo in carcere e Vanessa e Giorgio ai domiciliari) avrà via libera il socio di minoranza, ossia il titolare di quel 4,76%.
Mi sono sempre chiesto -e l’ho chiesto anche a Edoardo Garrone e ad Antonio Romei – come fosse possibile che nella strenna-Sampdoria la vecchia proprietà non si fosse cautelata in vista dei tempi grami, inserendo clausole di salvaguardia. Ora credo di aver trovato la risposta, Il “gancio” sta in quel 4,76% che, nella situazione contingente, diventa decisivo.
In assenza di Vanessa e Giorgio Ferrero, infatti, il socio minoritario che detiene il 4,76% delle quote di Holding Max potrebbe deliberare la cessione della Sampdoria che avverrebbe a trattativa libera e, sostiene Parodi, “Non è difficile immaginare da parte di chi“.
Ma ritornando alla possibilità che l’omologazione dei concordati vada in porto, per quale motivo Gianluca Vialli sarebbe in vantaggio, con la sua offerta al Tribunale di Roma, per l’acquisto della Sampdoria? La risposta di Parodi fa riferimento alle tempistiche, a suo tempo già paventate da Vidal:
In caso di cessione – obbligata, lo ricordo per l’ennesima volta, Vidal ha messo per iscritto di obbligarsi irrevocabilmente alla cessione della Sampdoria in caso di omologa dei concordati – Vidal in qualità di trustee dovrà, ripeto, dovrà cedere la Sampdoria alle condizioni previste nell’offerta già depositata sub judice all’omologa dei concordati da Vialli in tribunale. E’ quella l’unica offerta esistente e ce lo dice lo stesso Vidal quando precisa che servirebbero 4-5 mesi per completare il lungo iter necessario per arrivare a formalizzare un’offerta di acquisto. Verifica dei requisiti morali e finanziari del compratore, due diligence, esame incrociato dei conti ecc ecc. Vialli questa procedura l’ha già compiuta
Suggestioni o no, coincidenze o meno, Vialli mercoledì sarà a Genova, proprio nel giorno in cui si scriverà un altro capitolo della partita dei concordati delle società di Ferrero. La strada verso la cessione della Sampdoria sembra spianarsi piano piano.