Cessione Sampdoria: Stefano Versace, Luca Vialli, Tifosy e… tifosi. Pazza idea? Forse si, ma sulla carta di potrebbe fare…
Qualcuno leggendo il titolo avrà già storto il naso: “Ecco, le solite musse…”. Diciamolo subito: non vogliamo illudere nessuno. Semplicemente abbiamo ragionato su uno scenario suggestivo. Forse impossibile o forse no.
Partiamo dall’inizio. Sappiamo che Luca Vialli e Fausto Zanetton hanno fondato una società, Tifosy (che da qualche mese ha una sede anche in Italia). Questa società si occupa non solo di analisi e consulenza, ma nasce proprio con l’idea di raccogliere fondi tra i tifosi e fare prestiti alle società di calcio. L’idea è di aiutare le società sportive a svilupparsi contraendo un debito “sano” e soprattutto sostenibile con l’aiuto dei propri supporters.
Sappiamo che Tifosy aveva avuto un ruolo anche nella trattativa tra il gruppo Vialli-Dinan-Knaster e Massimo Ferrero (non a caso sul sito della società campeggia il logo del Baciccia).
Sampdoria, Tifosy e l’azionariato popolare: il progetto di Stefano Versace

Un ruolo attivo Tifosy l’avuto anche nell’acquisizione da parte proprio di Alexander Knaster del Pisa Calcio (Pisa-Knaster, c’è la firma grazie a Zanetton).
Qualche settimana fa abbiamo rilanciato l’idea di Stefano Versace, imprenditore negli USA e tifosissimo blucerchiato (Cessione Sampdoria, Stefano Versace: il prezzo lo fa Ferrero ma noi tifosi possiamo comprarla)
Versace ha parlato di azionariato popolare, di raccogliere una somma importante tra i tifosi e offrire a Massimo Ferrero una cifra fuori mercato. Un gesto d’amore per i colori blucerchiati. Ha ribadito di mettere a disposizione la sua esperienza imprenditoriale (e parte del suo capitale) per quest’idea.
E allora sarebbe interessante capire se mettendo insieme queste energie, ossia Stefano Versace, Tifosy e Luca Vialli e ovviamente i tifosi della Sampdoria, si potrebbe davvero dare l’inizio a qualcosa di rivoluzionario.
Perchè anche Massimo Ferrero l’ha sempre detto, rispondendo alle contestazioni dei tifosi: “Se la vogliono comprare sono pronto ad ascoltarli”.
Presidente, non lo dica due volte…