In esclusiva per ClubDoria46 Walter Zenga parla di Sampdoria e del futuro di Claudio Ranieri. La piazza lo aveva mandato via. Ora Ferrero non deve ripetere lo stesso errore…
Walter Zenga non è solo stato il numero uno della Sampdoria. E’ stato anche l’allenatore. Un’esperienza breve. Troppo breve (stagione 2015-16). E non solo per colpa sua. Carattere forte, un duro che sa sorridere e non nascondersi mai. Non ha rimpianti da giocatore nemmeno per quello scudetto perso proprio contro la Samp. “Non può essere un rimpianto
perché quell’anno ha giocato meglio la Sampdoria, ha meritato di vincerlo. Nello sport bisogna anche accettare le sconfitte. E quella lo è stata contro un avversario di assoluto valore”. I rimpianti sono invece in panchina. Quelli non mancano.
Walter venga allenatore ha avuto fortuna o sfortuna nella sua carriera?
“Ho girato il mondo, ho vissuto momenti meravigliosi e ho ancora tanta voglia di fare. Se mi giro e guardo indietro dico che ci sono rimasto male per quello che è successo a Cagliari. Ma ho anche imparato ad accettare sempre il risultato del campo… Ho accettato la retrocessione del Crotone assolutamente immeritata dopo un girone di ritorno strepitoso. L’esonero ci sta, sono stato esonerato a Venezia, alla Sampdoria e al Palermo. Però caso strano i presidenti a Genova e a Venezia si sono sempre dimostrati uomini nei miei confronti dicendomi di aver sbagliato…”.
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Sampdoria, Walter Zenga: “Tenetevi stretto Ranieri”
A Genova, è stata la piazza a mandarti via…
“E il risultato dopo quale è stato? A momenti la Sampdoria retrocede. Con me c’era Eder capocannoniere e Muriel con nove goal. Vabbè, andiamo avanti…”
Oggi sta succedendo la stessa cosa a Ranieri…
“In Italia ci sono 7 squadre che ben difficilmente molleranno le prime sette posizioni. Poi ci sono due squadre come Sassuolo e Verona e poi ce ne sono altre come Sampdoria, Bologna, Torino, Cagliari e Fiorentina che se la giocano fra di loro. Se ti va bene arrivi ottavo, nono, se va male quattordicesimo. Senza dimenticare squadre come Spezia e Benevento che stanno facendo qualcosa di straordinario. Bisogna capire quale è il vero valore di una squadra e poi parlare…”
Quindi sta dalla parte di Ranieri?
“Io credo che Ranieri sia un tecnico di uno spessore unico, che riesce a dare un bilanciamento tra squadra e società che solo pochi allenatori riescono a dare. Poi se resterà o non resterà alla Sampdoria non sono io che posso saperlo. Ma fino ad adesso ha fatto un lavoro che è assolutamente in linea con quelle che sono le aspettative della società”
Vista la sua esperienza a Genova si sente di dare un consiglio al presidente Ferrero?
“Io al presidente Massimo Ferrero non posso dare nessun consiglio. Saprà lui cosa è meglio fare per la Sampdoria”
Da numero uno a numero uno: cosa pensa di Audero?
“Emil Audero è un portiere di rendimento, di affidamento fin dai tempi di Venezia…”