Sampdoria, caso Obiang:con il rinvio al 30 ottobre, inizierà un mese cruciale per il presidente Ferrero
Come vi abbiamo subito detto, il venerdì appena trascorso non è stato nero per Massimo Ferrero e la sua famiglia. La notizia dell’ennesimo rinvio (che vi abbiamo dato in questo articolo) in realtà non è da leggersi come un favore a Ferrero. Semplicemente il giudice Arturi, rendendosi conto che i processi celebrati prima stavano andando per le lunghe, ha deciso di rinviare quelli che non sarebbe riuscito a trattare in udienza. Il caso ha voluto che quello per il cosiddetto “caso Obiang” (ossia l’operazione Fuorigioco) fosse tra gli ultimi fissati.
Un rinvio non su istanza di parte, come avvenuto in passato, ma su decisione del giudice. Una vicenda fisiologica e normale, nella quotidianità delle aule di giustizia italiane.
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Ma il 30 ottobre, quando dovrebbe svolgersi il processo, si aprirà un mese di fuoco per Massimo Ferrero. In quella data sapremo se verrà rinviato a giudizio o prosciolto. Inoltre, sapremo se Vanessa e Giorgio Ferrero verranno condannati per le loro condotte a danno della Sampdoria.
A fine novembre, per la precisione il 22, scadono invece i termini per presentare le proposte di concordato di Farvem ed Eleven Finance. Due società non direttamente collegate con la Sampdoria, ma che fanno comunque parte dello stesso gruppo. Circostanza che ovviamente lega a filo doppio le vicende della procedura di concordato (e dell’eventuale fallimento) con il club blucerchiato.
Molti tifosi (e non solo) pensano che in questo lasso di tempo qualcosa succederà. Ritengono che Massimo Ferrero, stretto dalle vicende giudiziarie, stia per passare la mano. A chi? La solita ridda di nomi, più o meno misteriosi, più o meno fantasiosi.
Il dato di fatto è che un rinvio a giudizio non è una condanna, ma peserebbe certamente ancora di più su un rapporto logoro (per non dire inesistente) con la tifoseria. Mentre le scadenze delle procedure concorsuali sembrano più stringenti, soprattutto nel caso il Tribunale di Roma non dovesse ritenere adeguate le proposte, dichiarando il fallimento delle due società del Gruppo Ferrero.
Di sicuro, il mese di novembre sarà caldo. E non solo sul fronte Covid-19…