La Sampdoria non ha concretizzato la cessione di Gaston Ramirez al Torino. Il trequartista alla fine è rimasto a Genova nonostante il club abbia provato fino all’ultimo a mandarlo via. La cessione sembrava ormai certa con Ramirez in direzione Torino dove avrebbe raggiunto Linetty, Murru e mister Giampaolo. La trattativa saltata all’ultimo ha fatto si che a Torino andasse Bonazzoli e non lui. I motivi sono sempre riguardanti il bilancio e per motivi di abbondanza in attacco. Se fosse rimasto anche Bonazzoli la Sampdoria si sarebbe trovata in attacco Quagliarella, Gabbiadini, Keita, Ramirez, Bonazzoli e La Gumina. Tuttavia il Secolo XIX ha svelato i motivi del mancato trasferimento.
Tanto per cominciare bisogna partire dal presupposto che tra l’agente di Ramirez, Bentancourt, e il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero non scorre buon sangue. Difficile mettere d’accordo i due anche a causa di alcune questioni in sospeso come per esempio le commissioni per il trasferimento di Torreira all’Arsena a favore dell’agente. Nell’ultimo incontro tra Bentancourt, Osti e Vagnati (DS del Torino) però si era arrivati ad un accordo decisivo. Ramirez sarebbe andato al Torino per 1,8 milioni (acquistato per 6,5 nel 2017) e al giocatore sarebbero andati 2 milioni. Nella notte è saltato tutto dal momento che Ramirez ha voluto alzare l’offerta di 200mila euro. Il Torino si è quindi defilato e ha acquistato Bonazzoli.
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Sampdoria, i motivi della mancata cessione di Ramirez
Sempre quanto riportato da Il Secolo XIX Ferrero avrebbe però provato a giocarsi un ultima carta. Avrebbe infatti tentato di cedere Ramirez al Genoa. Il presidente Enrico Preziosi si è trovato molto interessato all’acquisto dell’uruguaiano, proposto da Ferrero. il giocatore però appena appresa la notizia avrebbe roboatamente rifiutato. Per Ramirez la prossima gara sarà la centesima in blucerchiato e uno sgarro ai tifosi e compagni non lo ha neanche preso in considerazione. Questo per lui è il quarto, e forse ultimo, anno in blucerchiato.
