Allenamento di nuovo a porte aperte per la Sampdoria a Bogliasco, oltre 500 i tifosi accorsi, applausi per la squadra a fine seduta e autografi
Gli allenamenti a porte aperte sono tornati a Bogliasco. Poco dopo le 14:30, i primi sampdoriani accorsi al centro sportivo hanno potuto varcare i cancelli del “Gloriano Mugnaini”, quelli che, fino a poche settimane fa, erano blindati e anche sorvegliati da camionette della polizia. In un clima di tensione che ora è stato stemperato, in favore di maggiore serenità.
Alla vigilia di Pasqua, la Sampdoria ha chiamato a raccolta i suoi tifosi, accorsi in più di 500 ad assistere alla seduta pomeridiana sotto gli ordini di Alberico Evani, Attilio lombardo e il loro staff. L’allenamento si è svolto in un clima pacifico, con i tifosi accalcati nel piazzale antistante la nuova palazzina del “Mugnaini” da dove si sono goduti soprattutto la partitella, applaudendo le azioni più pregevoli (come un goal di cucchiaio di M’baye Niang).
Una volta terminata la partitella, i giocatori della Sampdoria si sono avvicinati alla rete che li separava dai tifosi, che li hanno premiati con gli applausi e anche qualche coro. Successivamente alcuni calciatori blucerchiati si sono prestati a fare autografi e selfie con i sampdoriani che li chiamavano e volevano a tutti i costi avere una loro firma su una maglia, su un pallone o una foto nel cellulare.
Sampdoria, centinaia di tifosi a Bogliasco per la seduta a porte aperte: Coda, Niang, Depaoli e Bereszynski i più cercati
VIDEO – Sampdoria, tornano le porte aperte a Bogliasco: applausi, selfie e autografi per la squadra. La giornata
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In particolare Massimo Coda, Bartosz Bereszynski e Fabio Depaoli erano i più acclamati dalla tifoseria. Anche Marco Curto, Giorgio Altare e M’baye Niang si sono prestati a scattarsi qualche selfie o a firmare autografi a chi ha deciso di accorrere al centro sportivo nel sabato di Pasqua, all’antivigilia della partita con la Juve Stabia.
Da tempo la tifoseria chiedeva che si potesse tornare ad assistere agli allenamenti a porte aperte. L’ultima volta che i cancelli di Bogliasco hanno permesso l’ingresso di bandiere e sciarpe blucerchiate era il 23 novembre scorso, quando era presente anche la tifoseria organizzata (oggi assente) e aveva chiesto alla squadra di onorare la maglia, per poter andare in Serie A. Era prima della trasferta di Palermo, dove i divieti delle autorità siciliane avevano di fatto impedito la partenza dei gruppi de La Sud e del grosso del popolo sampdoriano.
Questa volta era all’antivigilia di un’altra trasferta numericamente limitata, quella di Castellammare di Stabia, nonostante non sia stata necessaria la tessera del tifoso per acquistare i biglietti. Ma la capienza di soli 300 posti ha impedito il viaggio in massa dei sampdoriani, che hanno ritrovato entusiasmo dopo il ritorno dei loro beniamini in panchina e dopo la vittoria col Cittadella in casa.
La prova del pienamente restaurato legame tra tifoseria e squadra è stato questo allenamento a porte aperte, con tanti sostenitori e molte famiglie accorsi ad assistere alla seduta, tra sorrisi, applausi e autografi.