Sampdoria, nel concerto del ritorno a Genova Olly ha cantato Lettera da Amsterdam: la platea diventa la Gradinata Sud, tra voci e sciarpe blucerchiate che sventolano
Olly è tornato a Genova. Nella sua Genova, quella dove è nato e da cui è partito, che ha sentito di dover lasciare ma alla quale resta sempre legato. Anche grazie a “un filo che mi porta dritto a lei“, non tanto alla città quanto al suo simbolo, la Sampdoria. E’ una frase rappresentativa del legame del giovanissimo cantante con la squadra che tifa. Una frase sottratta all’inno d’amore più famoso per lei, “Lettera da Amsterdam“.
E al concerto del 21 luglio, ai Magazzini del Cotone, Olly si è preso un momento proprio per intonare questa poesia per la Sampdoria, una spinta che gli è venuta dal cuore, in una serata comprensibilmente più emozionante delle altre per lui. Proprio quando ha ritrovato il Porto di Genova, il suo mare, la sua gente. Quella gente che poi, non appena il rapper del 2003 ha cantato le prime note, subito lo ha seguito, innalzando un coro come se fossero nella Gradinata Sud. Quella in cui Olly, appena è libero di ritornare a Genova, si precipita per sostenere la sua squadra.
Sampdoria, Olly torna a Genova e canta “Lettera da Amsterdam”, la platea
VIDEO – Sampdoria, Olly canta “Lettera da Amsterdam”: il concerto si trasforma nella Sud
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In un video (gentilmente concesso da un tifoso), si vede Olly che canta “Lettera da Amsterdam“, mentre la platea lo segue. E spuntano sciarpe e maglie della Sampdoria, pur essendo un normale concerto estivo. Perché il cantante, che ha persino partecipato a Sanremo a soli 20 anni, ormai è uno dei simboli e delle icone del tifo sampdoriano. Tempo fa era anche stato invitato dalla società blucerchiata come ospite allo stadio.
Quello stadio che ora vorrebbe intonare una sua canzone d’amore per la Sampdoria. Ma lui, al momento, ancora non l’ha scritta. Quando verrà il momento si farà, dice Olly nelle interviste quando glielo domandano. Intanto la sua platea blucerchiata già c’è. Gli basta ritornare a respirare il mare di Genova, ritrovarsi con la sua gente e cantare un inno che ha più anni di lui, ma rimane sempre immortale. Un bell’omaggio emozionante alla sua città e a quella squadra che, nel suo cuore, la rappresenta pienamente.