Marco Lanna ha ricordato Luca Vialli in occasione dell’inaugurazione del Viale con il suo nome a Rapallo: il pensiero sulla mancata presidenza della Sampdoria
E’ stata una serata piena di emozioni a Rapallo per l’inaugurazione del viale Gianluca Vialli. Un evento che ha riunito i compagni della Sampd’Oro e i tifosi della Sampdoria, presenti in massa per onorare la memoria di Luca, a un anno dalla scomparsa.
A scoprire la targa Marco Lanna, attuale presidente della Sampdoria e grande amico di Luca, che ne ha parlato anche a margine dell’inaugurazione, ringraziando, come prima cosa, l’amministrazione di Rapallo:
Ci sarebbe da ringraziare il sindaco e tutta l’amministrazione che hanno fatto un grandissimo lavoro in un posto che Luca apprezzerebbe tanto. Avere una via vicino a un campo da calcio dove tanti ragazzi possono crescere con il suo nome di fianco è una cosa bellissime.
Sampdoria, Marco Lanna: Vialli mi manca ogni giorno
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Quello che manca più di tutte sono le telefonate. Quelle quotidiane tra Luca e Lanna. Dove si parlava di tutto, di Sampdoria. Una Sampdoria che Vialli conosceva molto bene, avendola studiata qualche anno prima, quando sarebbe potuto diventare presidente:
Le telefonate mi mancano perché sono le più recenti e mi hanno accompagnato l’anno scorso durante la presidenza. Era un appuntamento quasi fisso. Trasmetteva allegria e dava consigli assolutamente importanti, non diceva mai nulla di banale.
Dal palco, poi, ha aggiunto:
Trasmetteva positività, sicurezza. Nell’ultimo anno ci siamo sentiti tante volte perché era interessatissimo. Io gli chiedevo consigli perché lui conosceva la Sampdoria, avendola studiata nei minimi dettagli. Non vedevo l’ora di sentire la sua voce.
La presidenza. Il suo sogno. Un sogno a cui è andato molto vicino e per cui Lanna ha sempre fatto il tifo. L’attuale presidente della Sampdoria era pronto a lasciare il passo all’amico Luca Vialli che, per i blucerchiati, aveva in mente grandi progetti. Da portare avanti con il suo leadership, il suo carisma, la sua positività:
Il rimpianto più grande di Luca è stata la mancata presidenza?
Era il suo sogno. Ho sempre sperato e gli ho sempre detto che gli stavo scaldando la poltrona, che gli avrei lasciato con grande piacere. Sapevo quante cose avrebbe fatto per il club perché sarebbe arrivato con un progetto importante dietro. Speriamo di poter fare quello che aveva in mente lui. I suoi insegnamenti? Chiudo gli occhi e vedo la positività.