Beppe Bergomi è tornato sull’Europeo 2021, raccontando dell’importanza di quanto fatto dai gemelli del goal della Sampdoria Vialli e Mancini
Ancora e sempre Luca Vialli. Il ricordo del nostro campione, della bandiera della Sampdoria, colui che, insieme a Roberto Mancini, Paolo Mantovani, Vujadin Boskov e tutti i ragazzi della Sampd’oro, ha portato in alto i colori più belli del mondo rimarrà sempre. E rimane anche nelle parole di Beppe Bergomi.
Lo storico capitano dell’Inter, ora commentatore per Sky, è stato ospite del podcast “Scontro Diretto TV”, dove, tra tanti aneddoti, ha raccontato anche la sua visione sull’Europeo del 2021. Quello vinto dalla Nazionale con Roberto Mancini CT e Luca Vialli capo delegazione, che Bergomi, insieme a Beppe Caressa, ha commentato in telecronaca.
Sampdoria, la visione di Mancini e il ruolo di Luca Vialli
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Fu una competizione vinta grazie soprattutto a due elementi. Mancini riuscì a creare un gruppo forte e a convincerlo di un’idea. Creò, grazie a una grande visione partita nel 2018, un sentiment, come afferma proprio Bergomi:
Perché vinciamo l’Europeo? Perché noi siamo una Nazione che ha cultura e in quel momento abbiamo avuto due elementi importanti perché nella vita bisogna avere anche una visione. Mancini ha avuto una visione. Lui disse “Io porto questa Nazionale nel posto in cui merita” e ha creato un sentiment forte.
L’altro fattore fu, inevitabilmente, Luca Vialli. La sua presenza nel gruppo, come sottolineato da chiunque abbia vestito la maglia azzurra in quel periodo, fu determinante. Un punto di riferimento per tutti, il collante che ha tenuto unito il gruppo dalla prima partita del girone fino alla finale di Wembley:
La malattia, l’ha detto lui, l’ha reso un uomo migliore. Lì c’era Gianluca Vialli ed è stato un punto di riferimento perché tutti l’hanno seguito. L’abbraccio finale con Mancini ci ha permesso di andare oltre e di vincere.