Gianluca Vialli ha scelto il santuario della Beata Vergine nella sua Grumello Cremonese per festeggiare il successo di Wembley con la Nazionale
C’è stato il tempo per festeggiare, per abbracciarsi e ora è il tempo di dire grazie. Gianluca Vialli, a una settimana dalla magica notte di Wembley vive il suo ‘tempo della gratitudine’, come scritto da lui stesso nel post su Instagram e come ha scritto anche in inglese ‘time to be grateful’.
Il capo delegazione della Nazionale di Roberto Mancini si è immortalato sorridente davanti al santuario della Beata Vergine della Speranza, nella sua Grumello Cremonese. È il suo posto del cuore fin da bambino, fin da quando invitava gli amici nel castello di famiglia e frequentava l’oratorio San Bartolomeo Apostolo, come confermato dal parroco di Grumello don Francesco Pigola:
Sono qui da appena tre anni, ma so che Gianluca da bambino frequentava il campo della chiesa del paese, San Bartolomeo Apostolo. Me lo ha detto lui, quando ci siamo incontrati in parrocchia. Stiamo per rifare il campetto in erba artificiale, servirà una somma importante e Luca mi ha detto che darà il suo contributo alla spesa, proprio perché è riconoscente.
Niente feste per Vialli: prima Londra con la famiglia, poi prima tappa al santuario
Vialli al santuario di Grumello: è il tempo della gratitudine
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Vialli ha ancora indosso la divisa di rappresentanza della Nazionale, che sa di Wembley e di quel successo voluto fin dal primo giorno da tutto il gruppo. Luca, dopo la vittoria, non era tornato subito in Italia, tanto che non aveva nemmeno partecipato alle celebrazioni a Roma. Aveva scelto di rimanere con la famiglia a Londra, dove vive dal 2003 con la moglie Cathryn e le figlie Olivia e Sofia.
Poi la prima tappa in Italia al santuario nella sua Grumello. Per dire grazie. Per la vittoria e per la battaglia personale che ormai combatte dal 2017 contro il tumore al pancreas.