Trasferte vietate ancora una volta per i tifosi della Sampdoria che non possono andare a Palermo, La Sud si fa sentire…
I tifosi della Sampdoria, sono stanchi e stufi dei divieti, del non poter frequentare tranquillamente i campi della della Serie B per sostenere la squadra e far diventare una gara in casa anche quando si gioca lontano dal Luigi Ferraris.
La decisione dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, la questura ed i prefetti hanno invece deciso di non permettere ai sostenitori della formazione blucerchiata di sobbarcarsi una delle trasferte più lunghe del campionato di stare vicino alla squadra contro l’undici di di Filippo Inzaghi.
Sampdoria, i tifosi blucerchiati si fanno sentire

Verso Palermo – Sampdoria, l’urlo de La Sud: trasferte libere
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Questa volta, però, i tifosi non ci stanno e alzano ancora la voce perchè è un loro diritto poter seguire la squadra su e giù per lo stivale. I sostenitori blucerchiati hanno deciso che, questa volta, la misura è colma e serve una decisione forte, bisogna far sentire la voce di un popolo che ha sempre seguito con amore e passione la squadra, supportandola per tutti e novanta i minuti di gioco.
TRASFERTE LIBERE!
Venerdi 12 dicembre la
Sampdoria sarà di scena a
Palermo, una trasferta lunga, impegnativa e difficile da organizzare. Ad oggi, però, l’Osservatorio sulle Manifestazioni
Sportive, la questura, i prefetti e tutta la burocrazia coinvolta non hanno ancora trovato né il tempo né la volontà di comunicare ai tifosi sampdoriani quali saranno le eventuali limitazioni per l’accesso allo stadio.
È inutile sottolineare quanto sia vergognoso questo
comportamento, ulteriore prova di inadeguatezza e menefreghismo
da parte di chi dovrebbe garantire ordine e sicurezza ma anche rispetto verso chi vive il calcio come passione.
Si tratta dell’ennesima mancanza di rispetto verso famiglie,
lavoratori e appassionati che sacrificano tempo, energie e denaro per seguire la propria squadra del cuore. Lo stesso circo si sta delineando per Padova-Sampdoria.
Questo scenario deve finire. Non possiamo più tollerare questa vergognosa gestione cosi come il silenzio scandaloso che arriva da società di calcio e politici, salvo rarissimi casi.
L’obiettivo ormai chiaro di questi
“signori” è uno solo: danneggiare il patrimonio più grande del calcio, il tifo e i tifosi che, ancora oggi, vogliono popolare gli spalti dei nostri stadi.
È ora per loro di rimettere al centro il rispetto e permettere trasferte libere, senza ostacoli e senza imposizioni inutili. Il calcio appartiene a chi lo ama davvero!



