Pubblicata dal Comune di Genova la proposta di Sampdoria e Genoa per il nuovo Luigi Ferraris, stadio di tipo Uefa 4 per ospitare anche altri eventi. Nella richiesta un contributo anche di fondi pubblici
Nuovo passo in avanti per il restyling del Luigi Ferraris. In data 7 novembre la Direzione Pianificazione Urbanistica del Comune di Genova ha pubblicato sul sito ufficiale la proposta di ammodernamento dello stadio cittadino. Che è quella formulata da Sampdoria e Genoa secondo il Decreto Legge “Stadi” del 2021 e inviata il 31 ottobre scorso, come già annunciato da Palazzo Tursi.
La pubblicazione del documento sul sito web non è un passaggio fine a se stesso. Perché adesso chi volesse presentare proposte alternative al progetto ideato dalle due squadre cittadine (che si riferisce a quello dello studio Penaranda), dovrà farlo entro 60 giorni consecutivi dalla comparsa online della proposta. Di conseguenza, entro inizio gennaio qualcuno potrà avanzare un altro piano di rifacimento. Altrimenti si andrà avanti con questo, che dovrà essere esaminato dalla Conferenza dei Servizi.
Nel documento emergono poi i dettagli della proposta di Sampdoria e Genoa al Comune, che manterrà la proprietà dell’impianto sportivo concedendone però l’uso alle due società per 99 anni. Si parla di un Luigi Ferraris dalla capienza di circa 32mila posti, conforme ai regolamenti per uno stadio di categoria Uefa 4. E si esplicita l’intenzione a renderlo idoneo per ospitare partite di Euro 2032. Ma si evince anche che l’intenzione è quella di renderlo utilizzabile e vivibile 7 giorni su 7, con altre attività sia commerciali sia culturali e di svago.
Nuovo Luigi Ferraris, ecco la proposta di Sampdoria e Genoa: spazio a eventi e attività commerciali oltre alle partite. Prevista la creazione di un museo del calcio di Genova

UFFICIALE – Nuovo Luigi Ferraris, il Comune di Genova pubblica la proposta di restyling di Sampdoria e Genoa: stadio da 32.000 posti. Tutti i dettagli del progetto
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Partendo dai lavori al Ferraris in quanto tale, ci sono i cantieri già iniziati per allargare la Tribuna Inferiore a scapito delle due “Gabbie” di sotto, interventi che porteranno a nuovi Sky box. In seguito è previsto un adeguamento sismico della struttura. Poi la creazione di un nuovo accesso al campo da gioco nella Tribuna Nord. Un intervento che servirà a far entrare mezzi pesanti che potrebbero servire per concerti ed eventi, come quelli che Olly terrà proprio sul prato dell’impianto sportivo a fine giugno.
Ci sarà poi la rimodulazione degli spazi interni afferenti alle tribune, ai locali accessori, ai servizi, agli uffici e agli spazi polifunzionali. Con anche un ingrandimento delle mura dello stadio, entro i limiti consentiti. Questo per poter ospitare convegni, attività commerciali (non di grande dimensione né supermercati), palestre o studi medici. A beneficio del quartiere di Marassi e per la fruibilità del Ferraris anche nei giorni in cui non ci sarà la partita. L’idea è quella di creare anche un museo del calcio di Genova.
Il rifacimento del Ferraris riguarderà poi anche l’area circostante. A cominciare dalla Villa Musso-Piantelli, situata in corso De Stefanis (lato distinti) e gestita dall’Ente pubblico territoriale. Il progetto di Sampdoria e Genoa vorrebbe recuperarla, asservendola allo stadio. Poi anche i parcheggi del piazzale Marassi, di piazzale Atleti Azzurri d’Italia saranno coinvolte da una riqualificazione. Diventeranno area di sicurezza per i giorni delle partite, mentre negli altri saranno spazi ricreativi e sportivi per i cittadini di Marassi.
La Sampdoria e il Genoa si faranno carico dei lavori il cui costo dovrebbe ammontare a circa 100 milioni di euro. Ma nella proposta si legge che la richiesta (oltre alla cessione del diritto di superficie di stadio e Villa Musso-Piantelli) è di avere anche un contributo pubblico. Che andrà quantificato nel caso la Conferenza dei Servizi esaminasse e approvasse questo progetto. In occasione del Salone Nautico, la sindaca Silvia Salis aveva fissato nel luglio 2026 l’inizio dei cantieri effettivi del nuovo Luigi Ferraris.



