Top e Flop della Sampdoria contro il Genoa. Bene Bere, Jankto e Keita Balde insieme a tanti altri. Tra il meno bene e il male Tonelli, Ramirez e Quagliarella
Bravo, bravo e ancora bravo a Bartosz Bereszynski. Altri novanta minuti da grande, da padrone della fascia. Un grande ritorno in una stagione che può essere finalmente decisiva anche per lui. Basta mollare. Mi raccomndo…
Tra i top c’è ancora Jakub Jankto. E poco importa se i secondi quarantacinque minuti non sono stati come i primi. C’è ancora un giocatore preso in giro, anche da me (ma non solo). Criticato per il costo del suo cartellino, per l’insistenza da parte dell’avvocato Romei per averlo. Forse aveva ragione lui. Forse andava capito, andava provato anche in un’altra zona del campo. Capito Maestro? Anche Difra poteva sfruttarlo meglio. A Sir Claudio è bastato poco per capirlo…
Gli è bastato poco a Keita Balde per far capire ancora una volta che siamo davanti a un giocatore di grandissime qualità. Un giocatore che ora deve però avere l’occasione di partire dall’inizio, giocare una partita vera magari con il capitano al suo fianco. Quando succederà?
LEGGI ANCHE Giampaolo, il maestro del derby di Genova, rischia l’esonero

L’avversario non era semplice. Fisicamente non c’era quasi partita. Forse sarebbe stato meglio lo scontro tra titani Scamacca-Colley. E invece Omar rimane in panca per altri novanta minuti. Tocca a Lorenzo Tonelli. Fa del suo meglio ma sul goal si addormenta e poi commette qualche errore di troppo. Tra le delusioni c’è posto anche per Mehdi Leris. Che guaio quando entra a fare il figurante!
Tra i flop non può mancare ormai Gaston Ramirez. Lui c’è ancora e ci sarà sempre fino a quando non deciderà cosa fare da grande, fino a quando la sua testa non farà pace con i suoi piedi. Piedi eccellenti, pieni di classe. E’ sempre stato un talento discontinuo. Si conferma tale con l’aggravante che vuole andarsene a giugno, forse anche a gennaio…
Questa volta tocca anche a Fabio Quagliarella finire dalla parte dei cattivi. La mancanza del pubblico in certe partite si fa sentire, non c’è dubbio. A lui è mancato essere trascinato, coinvolto in una partita. Questa partita è come se non l’avesse giocata, non fosse mai entrato in campo.