Top e Flop Sampdoria: una squadra a due facce che Ranieri decide di cambiare tra un tempo e l’altro. Suona la sveglia a Quagliarella ma dietro male
Emil Audero (7,5) è il primo indiscusso top di giornata. Tanti errori, sempre punito da me e dalla critica dei tifosi ma questa volta è il migliore, para tutto, anche di più. Per una volta solo applausi per un portiere che davanti a sè a una difesa che balbetta e non poco…
Valerio Verre (6) non si boccia, non si può. Solo Claudio Ranieri ci riesce di continuo. Non perché mi sia simpatico ma perché è buono. Lo è anche in un lunedì sera umido e senza palle. Non fa il trequartista, non può farlo se non c’è un attaccante ad aiutarlo. Non può farlo se la Sampdoria ha bisogno di una mano anche il mezzo al campo. Paga ancora lui. Ma i conti si fanno alla fine
Promosso, grazie a un secondo tempo da vero capitano, ancora Fabio Quagliarella (7). Chissà cosa gli avrà detto Ranieri nello spogliatoio. Una ripresa dove fa tutto quello che non ha fatto prima. Fa l’attaccante che rompe le scatole su ogni palla, che ci mette il piede, che corre, rincorre e si butta nel buco giusto quello dove c’è il pallone da spingere in porta. Podio da top condiviso con Antonio Candreva (7). Uno così non me lo ricordo dall’anno dello scudetto. Pronto a essere smentito…
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Top e Flop Sampdoria: Ranieri suona la sveglia a Quagliarella
Chi sono i flop di Torino? Tutti quelli lasciati nello spogliatoio da Claudio Ranieri? Per noi no. Bocciata la difesa, bocciato Damsgaard.
Male Maya Yoshida (5), male Alex Ferrari (5) in continua difficoltà con Belotti, male anche Lorenzo Tonelli (5) ancora ammonito. Malino anche Tommaso Augello (5) che non si è più ripreso da quando quella fascia è stata toccata da Vasco Regini. Si salva il soldato Bere (6), si salva la Sampdoria grazie al suo portiere. Ma non può essere sempre così. Sir Claudio deve fare qualcosa.
E qualcosa per non farlo bruciare va fatto anche per Mikkel Damsgaard (5). Il talento non si discute, assolutamente. Ma ha fatto quarantacinque minuti insignificanti e con il grave errore in marcatura su Meitè. Suicida la scelta, se così fosse, di metterlo contro il gigante di colore. Va sfruttato meglio, magari a sinistra, al posto di Jakub Janko (5) che a destra ha sempre fatto meglio, molto meglio…