Nel comunicato, diramato oggi, mercoledì 12 maggio 2021, la Uefa mette nel mirino le tre squadre ancora formalmente parte della Superlega: Juventus, Barcellona e Real Madrid.
Il caso Superlega non ha ancora trovato il suo epilogo. Restano sempre tre squadre che non si sono ancora tirate indietro: Juventus, Real e Barcellona e così la Uefa ha deciso di aprire un’indagine. Uno dei rischi è l’esclusione dai rispettivi campionati nazionali e se ieri c’era stato un clima disteso alla riunione tra i presidenti di serie A, oggi, la situazione torna a complicarsi. Nessuno si immagina che si possa arrivare a tanto, ma per il momento niente è certo.
La Juventus, con Andrea Agnelli, come riportato dal Corriere dello Sport, non vuole mollare il colpo. Secondo lui il progetto così com’è non funziona, ma va rimodulato. L’obiettivo è quello di creare un format da portare avanti nel tempo e allo stesso modo garantire alla formazione bianconera la partecipazione alle competizioni nazionali ed internazionali.
Cosa dice il comunicato della Uefa
Superlega, Uefa: aperta indagine contro Juventus, Real e Barça
LEGGI ANCHE Sampdoria, contatti continui con Daniele Faggiano. Lui dopo Osti?
Leggiamo cosa ha scritto la Uefa, capeggiata da Aleksander Čeferin, nel comunicato.
In conformità con l’Articolo 31 (4) del Regolamento Disciplinare UEFA, gli ispettori disciplinari e etici della UEFA sono stati oggi incaricati di condurre un’indagine disciplinare su una potenziale violazione del quadro giuridico della UEFA da parte di Real Madrid CF, FC Barcelona e Juventus FC in relazione al cosiddetto progetto Superlega. Ulteriori informazioni su questo argomento saranno rese disponibili a tempo debito.
La questione resta, dunque, aperta. Se la Uefa vorrà punire Juve, Real e Barça bandendoli dalle coppe per uno o due anni, i tre club si rivolgeranno alla giustizia sportiva e, nel caso, anche a quella ordinaria. Lo scorso 8 maggio c’era stato una sorta di patteggiamento. Le tre squadre si sono difese, sostenendo che non si tratta di un golpe, ma di una soluzione per risollevare la crisi finanziare che sta martoriando il mondo del calcio. E che, inoltre, di Superleague si parla ormai da tempo.
Un altro anello della vicenda è il presidente della Fifa, Gianni Infantino. Lui, mediatore, fra le due parti potrebbe portare ad una soluzione che accontenti tutti. Anche perché la strada è comunque complicata, visto che può intervenire anche l’Antitrust europeo. Con il doppio ruolo svolto dalla Uefa che è sia regolatore del settore e al tempo stesso soggetto economico che vende in maniera centralizzata i diritti tv e quelli di sponsorizzazione. Un nodo molto intricato, insomma. Una vicenda che comunque vada ha smosso un gran polverone nel mondo del calcio.



