Continua la crisi dello Spezia in Serie B: le aquile sono terzultimi in classifica e Massimiliano Alvini viaggia verso l’esonero dopo la contestazione dei tifosi
Mentre la Sampdoria sembra essere uscita dalla crisi, l’altra retrocessa ligure – lo Spezia – sta vivendo una situazione totalmente opposta. I tifosi, infatti, hanno definitivamente perso la pazienza e, nonostante il pareggio con la Ternana per 2-2, al termine della partita hanno duramente contestato squadra, allenatore e dirigenza.
Circa duecento tifosi dello Spezia sono rimasti ai cancelli fino alle 20 dopo la partita del pomeriggio al “Picco”. Lanci di fumogeni e sassi e confronto chiesto con giocatori, dirigenti e tecnico. Tra i calciatori solo Bandinelli e Nikolaou si sono fatti avanti, mentre il primo dei dirigenti a confrontarsi, come racconta Il Secolo XIX, è stato l’ad Andrea Gazzoli.
Spezia, continua la crisi: contestazione per Alvini e la dirigenza
Spezia, squadra contestata: Massimiliano Alvini esonerato. Il sostituto
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Massimiliano Alvini, di fatto, è un allenatore esonerato. La piazza lo ha fischiato già alla lettura delle formazioni, mentre per l’ufficialità dell’esonero, probabilmente, bisognerà aspettare il confronto tra Gazzoli e la famiglia Platek, dato che Alvini potrebbe non essere l’unico a pagare.
Al suo posto, almeno all’inizio, potrebbe esserci Claudio Terzi, tecnico delle giovanili, insieme a Fabrizio Lorieri (ex Sampdoria) e nello staff come preparatore dei portieri. Sul banco degli imputati, però, ci sono anche Edoardo Macia e Stefano Melissano, considerati i veri responsabili del disastro che ha portato alla retrocessione e al terzultimo posto attuale. Con le critiche per l’esonero di Gotti dello scorso febbraio e per aver smontato la rosa costruita insieme all’ex ds Riccardo Pecini.