Riccardo Pecini, che aveva lasciato la Sampdoria e Ferrero nel 2021, si è separato anche dallo Spezia: aveva provato a ricomporre il duo con Osti
La sessione di mercato ha portato scorie in casa dello Spezia, tanto che la divergenza sulle operazioni ha generato la separazione tra la società dei Platek e il direttore tecnico Riccardo Pecini. L’ex dirigente della Sampdoria ha lasciato il club ligure, ma la sua avventura non è, evidentemente, andata come si aspettava.
In questa sessione, poi, Pecini, che aveva lasciato i blucerchiati dopo due stagioni come responsabile dello scouting, ha provato a portare con sé diversi uomini della sua Sampdoria. Con uno, Albin Ekdal, ci è riuscito, convincendolo ad accettare il progetto degli aquilotti dopo quattro stagioni trascorse a Genova.
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Poi c’è stato anche il lungo corteggiamento a Carlo Osti. Il responsabile delle aree tecniche blucerchiate è stato un oggetto del desiderio di Pecini, che avrebbe voluto ricomporre il duo che tra il 2019 e il 2021 ha fatto bene alla Sampdoria insieme a Claudio Ranieri. Osti, legato ai blucerchiati fino al 30 giugno 2023, alla fine è rimasto per continuare a essere il collante fondamentale tra Marco Giampaolo e la squadra.
L’Ansa riporta di divergenze di vedute importanti tra la proprietà e Pecini. Nel mirino ci sarebbe anche il mancato ok a un ulteriore sacrificio sul mercato, in cui lo Spezia ha operato solo con operazioni in prestito, fatta eccezione per gli svincolati Ekdal e Jacopo Sala e per Laurens Serpe.
E pensare che Pecini, nel 2021, aveva lasciato la Sampdoria per divergenze con l’allora presidente Massimo Ferrero, come dichiarato in questa intervista a Repubblica (Sampdoria, Pecini: ecco perché ho lasciato Ferrero).