Niente da fare la Spal ha comunicato che non si è iscritta al campionato di Serie C, ma che non ha presentato istanza di fallimento.
Il calcio italiano sta vivendo giornate davvero difficili sia per il caos scoppiato in Serie Bkt per il Brescia, con visto i mancati pagamenti di Massimo Cellino è ad un passo dal fallimento, sia per una nazionale che ha complicato ancora la qualificazione al prossimo Mondiale.
Dopo la questione Brescia, anche la Spal che poco fa ha diramato un comunicato non si è iscritta al campionato di Serie C. Il club con una nota sul proprio sito internet ha ammesso che con grande rammarico, il club non disputerà il prossimo campionato di Serie C 2025–2026. Nella nota la società ha anche ammesso che non sono “falliti” e il club non ha presentato istanza di fallimento. Nei prossimi giorni si valuta le opzioni disponibili, tra cui l’iscrizione del club, di cui siamo ancora pienamente proprietari, a una categoria inferiore.
Spal, niente Serie C ma possibile Serie D
Spal, niente iscrizione al campionato di Serie C. Il comunicato
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Questa la noto ufficiale del club in merito alla mancata iscrizione al campionato di Serie C:
Con grande rammarico, la proprietà della SPAL comunica ufficialmente che il club non disputerà il prossimo campionato di Serie C 2025–2026.
Si tratta di un epilogo doloroso maturato dopo numerosi tentativi di individuare soluzioni concrete che potessero garantire la continuità del progetto sportivo e societario. Purtroppo, le condizioni attuali non lo rendono possibile.
Negli ultimi quattro anni, la proprietà ha compiuto significativi sforzi economici, investendo 50 milioni di euro in liquidità reale (12 milioni solo nell’ultima stagione) nel tentativo di rilanciare la SPAL, con l’obiettivo di restituire alla città di Ferrara una squadra all’altezza della sua storia e della sua passione. Tuttavia, nonostante l’impegno totale e il coinvolgimento dei soci, i risultati sportivi ottenuti non hanno soddisfatto le aspettative né sono stati proporzionati al livello degli investimenti effettuati.
Inoltre, è diventato sempre più difficile reperire nuovi capitali e attrarre soggetti esterni disposti a sostenere un progetto così impegnativo, nonostante le numerose trattative e gli sforzi per aprirsi a collaborazioni o passaggi di proprietà.
Come già accennato, uno dei partner che aveva manifestato l’intenzione di entrare nella compagine societaria con un investimento significativo ha cambiato idea dopo un episodio preoccupante, in cui alcuni “tifosi” hanno aggredito fisicamente e con violenza i giocatori della SPAL durante un allenamento, alcuni mesi fa.Tuttavia, per essere chiari, la proprietà della SPAL resta tale e, nonostante alcune notizie errate e dichiarazioni infondate, non siamo “falliti” e il club non ha presentato istanza di fallimento. Nei prossimi giorni valuteremo le opzioni disponibili, tra cui l’iscrizione del club, di cui siamo ancora pienamente proprietari, a una categoria inferiore.
La Triestina ha evitato in extremis il baratro, riuscendo a garantirsi la permanenza nel calcio professionistico grazie a un intervento tempestivo della proprietà statunitense. Ma dovrà partire nel prossimo campionato con 9 punti di penalizzazione.