I no vax in Serie A e più in generale nel mondo dello sport sono finiti nel mirino del sottosegretario al ministero della Salute. Le parole
Il Covid-19 e il mondo del calcio. Torna a fare paura il Coronavirus, partite rinviate in Europa, così come in Serie B. Ma anche la Serie A deve ricominciare seriamente a fare i conti con i tantissimi contagi degli ultimi giorni.
Tamponi positivi in diverse squadre, allenamenti annullati come nel caso dello Spezia, e anche gli stadi tornano al 50% della capienza e il pubblico sugli spalti disposto a scacchiera. Un ritorno al passato, dopo le aperture e le concessione degli ultimi mesi.
Di questa situazione ha parlato anche Andrea Costa, sottosegretario al Ministero della Salute. C’è il mondo dello sport tra i suoi pensieri, soprattutto gli atleti no vax. Ecco che cosa ha detto
Serie A, le parole del sottosegretario Costa
Serie A, fuori i no vax: le parole del sottosegretario Costa
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Questo è di nuovo un momento delicato, ma grazie alla responsabilità degli italiani ne usciremo. La variante Omicron è molto più contagiosa, le prime evidenze scientifiche dimostrano che è comunque meno potente delle precedenti. Lo confermo.
I numeri sono grandi ma dobbiamo proseguire nel rispetto delle regole e della campagna vaccinale e speriamo che anche negli stadi vengano assunte delle responsabilità. Si sono visti fin qui troppi tifosi senza mascherina. Altri Paesi europei hanno preso provvedimenti più severi, noi pensiamo che ridurre la capienza possa bastare.
La conclusione è come detto è per gli atleti no vax. Diversi calciatori non hanno ricevuto nemmeno la prima dose i vaccino. La situazione più famosa è senza dubbio quella di Kimmich del Bayern Monaco, che alla fine ha cambiato idea.
Gli atleti no vax? In ogni caso non possono più giocare. La pandemia ha dimostrato che ha una grande dinamicità, non possiamo sacrificare gli ultimi due anni.