Lo stop dovuto al Coronavirus ha coinvolto anche i lavori al Luigi Ferraris, dove, al momento, lavora solo un giardiniere per la cura del nuovo campo
La pandemia Coronavirus e lo stop a tutte le competizioni ha lasciato impianti di allenamento e stadi deserti. Come il Luigi Ferraris, vuoto dal 13 marzo e fermo nei lavori di restyling almeno fino al 3 aprile. I responsabili amministrativi dello stadio lavorano da remoto, i custodi e i manutentori sono a casa, fatta eccezione per il giardiniere. C’è, infatti, un solo giardiniere che una volta a settimana si prende cura del manto erboso del Ferraris, rifatto da pochi mesi.
Oltre al campo, al Ferraris sarebbero dovuti partire i lavori di restauro dell’impianto sportivo. L’idea era quella di anticipare i lavori estivi per il rifacimento dei servizi igienici e dei punti ristoro delle gradinate.
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Genoa e Sampdoria hanno speso 6 milioni di euro per il primo lotto, che comprendeva il rifacimento del campo, degli sky box e dell’impianto di illuminazione. Il terzo lotto, invece, è previsto per il 2021 e comprende il rinnovo di spogliatoi e del primo anello dei distinti. La richiesta di un finanziamento è già stata inoltrata e, una volta reperita tutta la documentazione necessaria, verrà accettata dal credito sportivo.