Sampdoria, i braccialetti di Bonetti simbolo della fratellanza della leggendaria squadra dello Scudetto, idea nata per caso, ma l’ispirazione è il ricordo di Vialli…
Nata quasi per caso, ma con un significato molto profondo, l’idea dei braccialetti blucerchiati di Ivano Bonetti è diventata da subito virale. Non solo perché è un’edizione limitata, riservata ai “fratelli” dell’impresa della Sampdoria dello Scudetto. Ma perché è un tuffo nel passato, dentro le dinamiche e i rapporti di fratellanza di una squadra unita come una famiglia, che dopo 32 anni viene legata di nuovo da questi piccoli oggetti circolari, perfetti per unire in un abbraccio tutti quanti, anche i cuori blucerchiati.
Nel suo ultimo post su Instagram, Bonetti ha voluto ringraziare tutti per la manifestazione di affetto e le tante richieste ricevute per quei braccialetti, che in poco tempo abbiamo potuto vedere al polso di Marco Lanna, Fausto Pari e Roberto Mancini. Inoltre Ivano ha voluto spiegare la storia che c’è dietro all’iniziativa, con una dedica soprattutto a chi, di quella squadra magica, non c’è più:
Con Amore: braccialetto della fratellanza 1991. “Dedicato ai fratelli che sono andati in un altro mondo e che un giorno ritroveremo”.
Sì, un braccialetto che nasce per testimoniare un sentimento che vive tutt’oggi e non si fermerà mai, che negli anni 90 ha raggiunto l’apice coronando un sogno di tutto il mondo blucerchiato
Una cavalcata cominciata da lontano, da due uomini che avevano lo stesso nome e una comune visione vincente:
Pensate a Paolo Mantovani e Paolo Borea, queste due grandi persone che in comune non avevano solo il nome ma anche molte altre qualità meravigliose. I Paolo hanno costruito una squadra piena di valori umani e tecnici, una squadra di personalità e cattiveria agonistica, una squadra allegra, con stile, con classe e determinata a voler vincere per loro e per tutto il popolo blucerchiato
La storia di quella Sampdoria leggendaria è presto diventata la storia del calcio italiano. Una storia di pirati, che riuscivano ad avere ragione anche delle flotte più grandi:
In quei tempi tutto funzionava e grazie ai comandanti di quella nave noi siamo diventati come dei veri pirati che combattevano contro delle grandi armate. Espugnavamo tutti i campi e poi festeggiavamo insieme alla gente ogni battaglia vinta fino ad arrivare alla vittoria finale del maggio 1991.
Sampdoria, Bonetti: “I braccialetti della fratellanza sono salpati. Io e Luca avevamo un sogno…”
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Di quell’impresa si è festeggiato da poco il trentennale. Ma da allora, purtroppo, ci ha lasciato uno dei punti di riferimento di quella squadra, come lo ha chiamato Bonetti. L’idea dei braccialetti è nata anche e soprattutto in memoria di Gianluca Vialli, per unire tutti i suoi compagni alla Sampdoria anche a lui:
Oggi siamo nel 2023 e tutti noi in questo anno abbiamo perso un Fratello, un riferimento, un amico meraviglioso che insieme a Roberto formava la coppia di attaccanti più forte in assoluto. Luca, amico mio, ci manchi tanto e pensando a te ho sentito il desiderio di fare qualcosa per averti sempre vicino a me, a noi. Così un giorno vedendo una bambina che faceva un braccialetto rosso e nero ho pensato a te e ho immaginato di fare un braccialetto blucerchiato che ci potesse legare sentimentalmente a tutto il mondo. Così d’istinto mi sono messo a farlo per noi, “FRATELLI PER SEMPRE”.
Vialli è ancora molto presente nella memoria di Ivano Bonetti, che ricorda nitidamente il sogno che avevano insieme, quello di rilevare la Sampdoria e riportarla in alto. Riportarla a quel clima che loro hanno vissuto in prima persona. Quello che li ha resi fratelli per sempre:
Io e te avevamo un sogno e prima o poi lo realizzeremo! Ora il braccialetto della fratellanza sta iniziando a navigare e l’affetto che sento quando mi contattano per averne uno è immenso! Il simbolo dell’amore che ci unisce tutti. Il Braccialetto della fratellanza 1991 è salpato! Vi voglio bene fratelli
