Fabio Abiuso, tornato al Modena dalla Sampdoria, saluta Antonio Palumbo, altro ex blucerchiato, che sta per andare al Palermo
Per uno che torna, uno se ne va. Fabio Abiuso è appena rientrato al Modena dopo sei mesi non facili alla Sampdoria, in cui ha giocato poco. E una delle prime cose che succedono è l’addio di un compagno che, per lui, è stato un punto di riferimento: Antonio Palumbo. Il classe 1996, anche lui con un passato blucerchiato, sta infatti per diventare un giocatore del Palermo.
Via social il fantasista del Modena ha già salutato con commozione il club che lo ha accolto due anni fa, facendolo diventare centrale nel progetto. Con 73 presenze, 16 goal e 14 assist, Palumbo ha segnato le ultime due stagioni dei canarini, resistendo al corteggiamento di tanti club, tra cui anche della Sampdoria, che ha provato a prenderlo a gennaio 2025. Quando poi, dalla stessa squadra, è riuscita ad aggiudicarsi Abiuso.
Palumbo non ha detto no, però, al Palermo, che ha saputo fare la proposta giusta. Il club ambizioso di Carlo Osti, dunque, lo sta per accogliere. E Abiuso ha voluto salutare l’ormai ex numero 10 del Modena con gratitudine.
Ex Sampdoria, Palumbo diretto al Palermo, Abiuso lo saluta: “Sei stato un punto di riferimento”
SOCIAL – Ex Sampdoria, Fabio Abiuso saluta e ringrazia Antonio Palumbo: nuova avventura imminente
LEGGI ANCHE Ex Sampdoria, quattro club di Serie A su Sebastiano Esposito: ma il suo sogno è…
La punta classe 2003, infatti, si è affacciata alla prima squadra del Modena proprio mentre Palumbo era già in giallo e stava incantando il “Braglia” con le sue giocate. Dalle parole che Abiuso usa per salutarlo, si intuisce quanto la figura del classe 1996 napoletano sia stata una guida per lui. E ora ha voluto ringraziarlo così:
Sei stato un punto di riferimento, ti auguro il meglio! In bocca al lupo fratello
Palumbo se ne va dal Modena, quindi, mentre Abiuso è tornato. E ancora non sa se resterà, visto che per lui sono arrivate più richieste. Ma, a prescindere dal futuro, l’ex blucerchiato, con le sue parole, sembra voler anche dire che i canarini, senza Palumbo, non saranno più gli stessi.
