Calciomercato, dopo 7 anni finisce l’avventura di Gerard Yepes alla Sampdoria, lo spagnolo saluta con una lettera toccante il club e la tifoseria
Finisce qui la storia tra Sampdoria e Gerard Yepes. Finisce sul campo, a livello di contratti, ma non di cuore. Perché il centrocampista promette di portare i colori blucerchiati sempre nel cuore. Inevitabile dopo 7 anni insieme, peraltro quelli più importanti per un calciatore. Arrivato a 16 anni, è cresciuto proprio dentro la Sampdoria, facendo le giovanili, poi esordendo in Serie A, poi diventandone titolare, fino a segnare, in Coppa Italia contro la Roma, il primo goal in blucerchiato.
Tutte esperienze che segnano un ragazzo di 23 anni, che per la Sampdoria ha dato tutto. Ed è per questo che stona che la sua avventura è finita forse nel modo più beffardo, in silenzio e da svincolato. E, dopo 17 giorni da quando si è liberato a zero, ha potuto prendere in mano la penna e scrivere una lettera al club e ai tifosi. Una lettera pubblicata via social e che comincia così:
Mia cara Sampdoria. Oggi, finalmente, posso scriverti. Sono arrivaro a Genova a soli 16 anni, e sono cresciuto accanto a te, lontano da casa e dalla mia famiglia. In tutti questi anni prima sugli spalti poi sul verde di Marassi, sono sempre stato orgoglioso di difendere la tua maglia, la maglia più bella del mondo, dall’under 17 fino alla prima squadra, ed anno dopo anno ho sempre cercato di fare del mio meglio, non mi sono mai arreso di fronte alle avversità ed ho sempre dato tutto quello che avevo sempre con umiltà e senza mai chiederti nulla di straordinario. Sono stati sette anni meravigliosi in cui mi hai dato l’opportunità di conoscere tantissime persone straordinarie che non dimenticherò mai
Sampdoria, Yepes: “Il mio amore per questa squadra e questa tifoseria non avrà mai fine”
SOCIAL – Calciomercato Sampdoria, il saluto di Gerard Yepes: vi ho dato 7 anni della mia vita…
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Il grande rammarico di Yepes è quello di aver vissuto il suo ultimo anno a Genova con una stagione in cui è andato tutto storto. Un’annata che ha avuto un epilogo felice ma che non ha soddisfatto il centrocampista, che per amore della Sampdoria avrebbe voluto finisse in altro modo. Ma questo non ha intaccato il suo affetto per la tifoseria, che non avrà mai fine:
Sette anni in cui abbiamo vissuto insieme tanti bei momenti, altri non tanti, certo. Purtroppo quest’ultimo anno tutto è andato storto dall’inizio e niente è finito come tutti desideravamo. “Ce l’abbiamo fatta alla fine”, si, ma non era quello il nostro vero obiettivo. Comunque ci sono cose che restano per sempre nel cuore e non importa come finiscono. Il mio amore per questa città, per questo club, Per questa tifoseria unica nel mondo e per questi magici colori non avrà mai fine. Ecco perché voglio ringraziare chi durante tutti questi anni ha creduto in me ed anche chi in me ha creduto meno, da Casa Samp fino a Marassi, perché ho imparato qualcosa da tutti e tutti mi hanno aiutato a crescere in un modo o nell’altro
Ora l’esperienza nella Genova doriana è finita. Lo attende una nuova avventura, forse in Italia o forse in Spagna. Ma non si dimenticano mai 7 anni di carriera e la maglia con cui li giochi. Non ci si può dimenticare un terzo della propria vita. Per questo la lettera d’addio è solo a parole, ma nel cuore non ci sarà mai un saluto:
Cara Sampdoria, ti ho dato un terzo dalla mia giovane vita e tu l’hai resa speciale, perché alla fine, ciò che conta non sono gli anni della vita, ma la vita che metti in quegli anni. Adesso devo partire… ed ormai dobbiamo salutarci.. e si, lo faremo di voce. ma io non riuscirò mai a farlo con il cuore. Ti porterò sempre con me.