Sampdoria, Kutuzov contento per il salvataggio della società ma non nasconde il dispiacere per le difficoltà che sta vivendo ora in Serie B
La Sampdoria è sempre rimasta nel cuore di Vitali Kutuzov dopo il biennio in cui ha vestito il blucerchiato (2004-2006, con oltre 60 presenze). E anche le sorti societarie lo avevano interessato parecchio, tanto che, nel momento in cui sembrava parecchio difficile la sopravvivenza del club, in un’intervista aveva detto che “Mi viene da piangere per il dramma dentro e fuori dal campo“.
Ora la situazione è diversa. La Sampdoria è stata salvata dal duo Radrizzani-Manfredi e ha ricominciato dalla Serie B. Delle squadre attualmente in cadetteria dove ha giocato Kutuzov (le altre sono Parma, Pisa e Bari), è l’unica che è riuscita a non fallire. Ma l’andamento della stagione preoccupa un po’ il bielorusso, come ha raccontato a Numerodiez:
Sono rimasto molto legato a Bari, Pisa e Sampdoria, tre società che hanno avuto un corso simile nella storia recente. Le prime due sono fallite, mentre la Sampdoria ha rischiato ma è riuscita a uscire da questa situazione con difficoltà, seppur non so dove potrà arrivare. Tuttavia, i blucerchiati hanno ancora difficoltà, come vediamo dai risultati in classifica. Mi dispiace perché io sono stato molto bene lì, ho cercato di dare il massimo e ho ricevuto una grande accoglienza da parte dei tifosi.
Sampdoria, Kutuzov: “I blucerchiati hanno ancora difficoltà”
Serie B, Vitali Kutuzov: Sampdoria? Non so dove potrà arrivare…
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A Kutuzov dispiace per i tifosi che lo hanno accolto bene e per l’ambiente in generale, dove si era trovato positivamente. In effetti, ricordando ancora nell’intervista il suo periodo a Genova, l’ex calciatore, ora co-fondatore della piattaforma Sportex club, ha affermato di essersi scoperto leader alla Sampdoria:
Sono rimasto sorpreso dal fatto che io abbia trovato il mio benefit personale ovunque sono andato in Italia in carriera. Grazie a questa situazione ho sempre potuto dare tutto quello che ho. Con la Samp ho cominciato ad essere un giocatore diverso, un leader capace di esprimersi maggiormente in maniera decisiva. Inoltre, quando sono arrivato alla Sampdoria provenivo dall’Avellino di Zeman, dove ho segnato tantissimi gol e conosciuto questo grande maestro. In particolare, a partire dal derby vinto contro la Salernitana, mi sono reso conto di potermi fare spazio nel panorama del calcio italiano