Serie B, è giunto l’atto finale per stabilire le partecipanti definitive: la Reggina è comparsa davanti al Consiglio di Stato, le ultime
Caso Reggina, ultimo atto. Gli Amaranto sono comparsi davanti al Consiglio di Stato in mattinata, quarto grado di giudizio in cui hanno portato il loro ricorso per essere riammessi alla Serie B 2023/2024, colmando così la X che è rimasta fino ad ora sul calendario della Sampdoria e delle altre. E’ durata poco meno di un’ora l’udienza a Palazzo Spada, terminata attorno alle 15:20. Per i reggini, oltre agli avvocati del club e agli uomini della società, presenti anche i legali delle istituzioni calabresi, accorsi a difendere gli interessi della squadra.
Che, però, sembra sulla carta abbastanza spacciata. Respinti tutti i ricorsi precedenti, non sarà facile che la sentenza, attesa per il 30 agosto, ribalti completamente le decisioni dei giudici precedenti. Nulla però è ancora scritto, e sperano i tantissimi tifosi della Reggina accorsi a Roma per difendere, a modo loro, la squadra che amano.
Serie B, la Reggina davanti al Consiglio di Stato: sensazioni non buone, ma c’è ancora una flebile speranza
Serie B, Reggina davanti al Consiglio di Stato: la data della sentenza
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Ma la realtà è complicata e lo testimoniano parole e volti degli uomini dei protagonisti. Il primo, riporta Reggio Today, è il presidente della V sezione, : “La vostra è una vicenda unica che abbiamo già studiato. Entro domani dobbiamo fare sentenza. Conosciamo le carte e la vicenda. La discussione serve solo per aggiungere qualcosa sinteticamente”.
Poi arriva il turno del presidente della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, che afferma:
Mi auguro di aver capito male. Tutta la discussione è stata centrata su due cose: la perentorietà del termine del 20 giugno e l’instabilità economica della nostra società per proseguire nel campionato di serie B. Non è stato bello sentire il Brescia Calcio parlare della Reggina in questi termini. Noi abbiamo aderito ad un decreto del governo. Spero proprio, anche a livello scaramantico, di aver capito male
Già perché il Brescia attende e spera che la Reggina venga respinta. Sarebbero i lombardi a prendere il posto dei calabresi nella prossima Serie B, dalla quale sono retrocessi nella scorsa stagione ai playout. L’avvocato degli amaranto, Fabio Cintoli, ha provato ad essere più tecnico nelle sensazioni, tenendo viva qualche fiammella di speranza:
È stata una discussione ricca, confidiamo nella giustizia, noi abbiamo portato argomentazioni solide e non ci sembra che siano state confutate. Abbiamo ribadito che la perentorietà del 20 giugno, indicata negli obblighi previsti nel C. U. n. 169/A, deve essere interpretato regolarmente e quindi letto in base ai termini della sentenza e la sentenza indicava un piano di trenta giorni, quindi non il 20 giugno
Domani, quindi, dovrebbe essere la data definitiva per conoscere tutto. La vicenda Reggina sta per giungere al termine e la Serie B saprà quale squadra comporrà lo scacchiere dei club che si contenderanno la promozione in A.