Monza e Venezia ricorrono al Collegio di Garanzia del Coni contro il contributo di solidarietà per la Serie B, due anni fa lo fece anche la Sampdoria
Monza e Venezia si oppongono al versamento del contributo di solidarietà. Le due squadre che sono scese in Serie B dalla A hanno infatti presentato istanza al Collegio di Garanzia del Coni chiedendo di dichiararlo inammissibile. Si tratta di un obbligo che le società retrocesse, per iscriversi al campionato cadetto, devono adempiere e, nello specifico, viene loro prelevato il 10% del paracadute, come tributo di mutualità alle altre partecipanti alla Lega.
A differenza dell’Empoli, la terza retrocessa che essendo di fascia C intasca 25 milioni dal paracadute, i brianzoli hanno guadagnato 15 milioni dal bonus per chi retrocede e i lagunari 10 milioni. Cifre inferiori che potrebbero aver indotto a presentare questo ricorso arbitrale presso il Coni contro la legittimità del contributo di solidarietà. Lo hanno fatto in momenti diversi, il Monza l’11 luglio e il Venezia il 14, ma la finalità è la stessa. Anche se è molto probabile che queste istanze vengano respinte.
Serie B, ricorso di Monza e Venezia contro il contributo di solidarietà: anche la Sampdoria l’ha presentato (e perso) nel 2023
Serie B, Monza e Venezia non ci stanno: istanze al Coni contro il contributo di solidarietà da retrocesse
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I precedenti sono tutti a sfavore delle due società. Uno di questi riguarda anche la Sampdoria, che nel 2023 ricorse proprio al Collegio di Garanzia del Coni proprio contro i 2,5 milioni di euro che avrebbe dovuto versare per contributo di solidarietà. Il paracadute intascato dai blucerchiati, infatti, era di 25 milioni di euro, proprio per via della lunga permanenza in Serie A prima di quella retrocessione.
I blucerchiati persero quel ricorso e, filtrò allora dagli ambienti della società, sapevano bene che avrebbero avuto poche chance di vittoria. Il motivo che li aveva indotti a presentare istanza era dovuto al piano di ristrutturazione del debito, per cui ogni milione in più o in meno poteva fare la differenza. Inducendo quindi a tentare anche quella strada. Probabile, quindi, che anche questo ricorso di Monza e Venezia abbia esito negativo.