Serie B, le decisioni del Collegio di Garanzia del CONI su Lecco e Reggina. La situazione in attesa del TAR Lazio
Al 17 luglio, con il campionato di serie B parte tra un mese, il Collegio di Garanzia del CONI, la “Cassazione” della giustizia sportiva, ha reso note le decisioni sui ricorsi presentati da Perugia, Foggia e Reggina.
Il ricorso del Perugia contro il Lecco è stato accolto: ciò comporta l’annullamento della delibera del consiglio Federale che aveva ammesso il Lecco alla Serie B. Il medesimo ricorso del Foggia sempre contro il Lecco, è stato invece dichiarato inammissibile.
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Respinto perchè in parte inammissibile e in parte infondato, il ricorso della Reggina contro l’esclusione dalla Serie B.
Ma non è finita qui perchè Reggina e Lecco sono pronte a ricorre al TAR Lazio. Il giudice amministrativo ha infatti l’ultima parola sulla decisione del Collegio di Garanzia del CONI. Il primo grado appunto davanti al TAR Lazio e poi in ultima battuta al Consiglio di Stato.
La Reggina ha già preannunciato il ricorso, con un comunicato ufficiale apparso il sito della società:
“Abbiamo appreso con amarezza la decisione del Collegio di garanzia del Coni che ha respinto il nostro ricorso contro l’esclusione della Reggina dal campionato di Serie B.
Nel prendere atto della decisione dell’autorità sportiva, ribadiamo la convinzione di essere nel pieno diritto sancito dalla giustizia dello Stato ad essere ammessi al torneo che abbiamo conquistato sul campo e con il rispetto delle norme. In coerenza con il percorso sin qui portato avanti proseguiremo nell’iter giudiziario, fiduciosi che l’esito finale di questa rivendicazione di giustizia renderà onore all’impegno sin qui dimostrato dalla Società e dai tifosi che in queste ore ci stanno sostenendo.”
Ancora è più dure le parole del patron del Lecco Paolo Di Nunno, che ha espresso tutto il suo disappunto ai microfoni di TMW:
Siamo in Italia, un paese dove succede di tutto e dove chi ha più forza vince. Ma io la forza ho dimostrato di averla in campo, io la Serie B l’ho conquistata li, e voglio vedere chi adesso mi dice che questo torneo non posso farlo: come si può fare una cosa del genere? Questo ci complica anche il mercato, noi ricorreremo in tutti i gradi di giudizio, ma il TAR è fissato al 2 agosto, viene difficile anche contrattualizzare altri calciatori. Ma tanto qui comandano i soliti, e l’onestà non è premiata, non è quella che comanda. Noi, se non vinciamo i successivi gradi di giudizio, siamo condannati alla Serie D, ma a quel punto dirò io basta, per me il calcio chiuderà”.