Serie A e riforma indice di liquidità, Committeri (ex COVISOC): evitare distorsioni e premiare i club senza debiti
Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali del Quatar, il sistema del calcio italiano torna a parlare dei problemi che lo affliggono. E di come risolverli.
Uno su tutti riguarda la disastrosa situazione economico-finanziaria. La FIGC ha chiesto alla Lega Calcio di trovare delle soluzioni per risanare i bilanci disastrati delle squadre di Serie A. E la rifoma dell’indice di liquidità fa discutere (Casini (Presidente Lega SerieA), indice di liquidità: non vogliamo ingiuste penalizzazioni; Serie A, indice di liquidità: i club chiedono tempo; Serie A senza liquidità: tre club a rischio esclusione. C’è la Sampdoria)
Il quotidiano MilanoFinanza ha riportato l’autorevole opinione di un esperto, Gian Marco Committeri, partner died ex componente della COVISOC, la commissione che si occupa di vigilare sui conti delle società di calcio.
Serie A e riforma indice di liquidità, Committeri (ex COVISOC): evitare distorsioni e premiare i club senza debiti

Alla luce delle conseguenze dirompenti di questa riforma sarebbe anzitutto auspicabile dare più tempo alle società di adeguarsi. Un inasprimento dei vincoli economico-finanziari in un contesto di crisi appare poi inopportuno. La pandemia ha certamente ridotto più i ricavi (e i crediti) che non i costi (e quindi i debiti) dei club.
Secondo Committeri, l’adozione del solo indice di liquidità potrebbe aumentare il dissesto finanziario della Serie A, anziché ridurre gli squilibri.
L’esperto fiscalista ipotizza che i club, pur di rientrare nel parametro, potrebbero chiedere prestiti con scadenza di 5-10 anni e così aumentare la liquidità disponibile. Compromettendo però la propria posizione finanziaria di medio-lungo periodo.
Va quindi pensato un contrappeso, individuando ad esempio indicatori di indebitamento (rapporto tra debiti e ricavi) e del costo del lavoro allargato (rapporto tra costi del personale, ammortamenti giocatori inclusi, e ricavi). Si tratta di parametri già esistenti, ma solo come correttivo. Consentono infatti di ridurre di un terzo l’impatto dell’indice di liquidità
Secondo Committeri invece la logica va ribaltata:
Si potrebbero fissare valori dell’indicatore di liquidità variabili, in modo tale da agevolare i club che presentano una situazione strutturale virtuosa. In ipotesi, andrebbero quindi stabili parametri differenziati sia in termini di indebitamento che con riferimento al costo del lavoro allargato: per esempio 0,5 per i club che presentano entrambi gli indicatori al di sotto del valore-soglia, 0,6 per quel che hanno almeno uno dei due indicatori inferiori al valore-soglia, 0,7 per tutti gli altri.
Toccherà al neo presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini trovare una quadra…