Serie A, ancora atti di razzismo, l’ex arbitro Claudio Gavillucci ha detto la sua in merito ai fatti successi a Udine.
In Italia specialmente in Serie A, sono giorni dove è tornato in risalto il razzismo con l’ultimo episodio accaduto al Bluenergy Stadium nella partita tra Udinese e Milan.
Dalla tifoseria bianconera sono stati rivolti dei cori razzisti verso il portiere del Milan. Mike Maignan dopo vari avvisi all’arbitro e al quarto uomo ha deciso di abbandonare la squadra dirigendosi negli spogliatoi con il resto della squadra.
Episodio che ha portato alla sospensione momentanea della partita, con tanto di avviso dagli speaker che se si sarebbero ripetuti altri cori la partita sarebbe state sospesa definitivamente.
Serie A, altro episodio di razzismo
Serie A – razzismo, Claudio Gavillucci: dalla mia sospensione si è capito…
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Claudio Gavillucci ex arbitro ha racconto quando fu lui a sospendere la famosa Sampdoria-Napoli per cori razzisti e discriminatori nei confronti di Koulibaly e della città di Napoli.
Proprio in merito a quanto accaduto a Udine, l’ex arbitro è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport:
Non ci dovrebbe essere una regola scritta, ma il buon senso che deve guidare l’arbitro in campo e gli attori presenti sul terreno del gioco. L’atteggiamento di Maresca nei confronti di Maignan è giusto, diverso, che va al di là del ruolo dell’arbitro e che deve essere la linea guida di tutti gli esseri umani. Ho visto una fase differente, ora c’è bisogno di un secondo step. Dopo la consapevolezza, è il momento della lotta. Dopo Samp-Napoli, ricordo quali furono i commenti, del governo e delle istituzioni di allora: minimizzarono. Si disse che per pochi imbecilli non si poteva sospendere la partita, qualcuno addirittura auspicava che per eliminare il problema bastava allontanare i microfoni dalle curve, così a casa non avrebbero sentito i cori. Oggi, per fortuna, non vedo più questo atteggiamento. Possiamo fare come in Inghilterra e riuscire a debellare quasi del tutto il problema
Con la speranza che si possa presto arginare questo fenomeno che nel 2024 non può e non deve verificarsi. Bisogna trovare le contromisure.