Il Governo, ad appena due giorni dalla ripresa degli allenamenti collettivi, viene incontro alla Lega Serie A sulle modifiche al protocollo
Dopo le tensioni degli ultimi giorni, sta arrivando il disgelo tra il governo e i club di Serie A. Il Ministro Spadafora, infatti, ha fatto un passo incontro alla Lega accettando le modifiche proposte al protocollo medico. I punti di discussione erano il ritiro bolla di due settimane – il punto più critico – la responsabilità dei medici sociali e l’isolamento di squadra in caso di positivo.
Il Ministro dello Sport Spadafora ha accolto le richieste dei club, che ritenevano molto difficile mandare in ritiro per due settimane tutta la squadra: “Se non ci sono le condizioni, le società non auto-isolino le loro squadre, i giocatori tornino a casa. Per noi va bene, purché rispettino sempre le regole di distanziamento”. Niente clausura, quindi, anche se squadre come Parma e Spal si erano dichiarate già pronte a partire.
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Sulla questione quarantena, invece, Spadafora si dice disposto a rivedere il protocollo, ma solo dopo aver valutato gli effetti della riaperture sulla curva epidemiologica: “Dobbiamo valutare la situazione nei prossimi 10 giorni. Se la curva ce lo consente, siamo disposti a rivedere la norma”. Questo punto preoccupava molto le squadre di Serie A perché, in caso di isolamento di due settimane a campionato in corso, ci può essere il rischio che salti tutto.
Infine la responsabilità dei medici è stata chiarita dall’Inail: ci sarà solo in caso di dolo o colpa grave.