In Serie A diversi calciatori hanno lasciato l’Italia per ricongiungersi con le proprie famiglie: i programmi per la ripresa sono ancora lontani
In seguito alla sospensione di campionato e allenamenti, in Serie A diversi calciatori hanno scelto di tornare dalle proprie famiglie in giro per il mondo. Ciò porterà prolungamento della quarantena per 36 giocatori.
Juventus e Inter, terminato l’isolamento in seguito alla positività di tre calciatori bianconeri, hanno concesso, rispettivamente a otto e sette tesserati – come il Parma – di fare rientro dalle proprie famiglie. Si va da Cristiano Ronaldo, a Lukaku per finire con i brasiliani Douglas Costa, Danilo e Alex Sandro. Anche la Sampdoria ha dato l’autorizzazione a Yoshida, Vieira e Askildsen di lasciare Genova per volare, rispettivamente, in Inghilterra i primi due e in Norvegia l’ultimo.
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In altre squadre ci sono casi isolati di calciatori andati via come lo svedese Olsen del Cagliari, il ceco Krejci del Bologna e il brasiliano Romulo del Brescia. Ci sono, poi, otto giocatori, tra cui Ibrahimovic, di Fiorentina, Genoa, Lazio e Milan, andati via dall’Italia. C’è anche chi, come Atalanta, Lecce, Napoli, Roma, Sassuolo, Spal, Torino, Udinese e Verona, non ha visto partire nessun giocatore.
Le squadre che, come Juventus e Inter, hanno concesso il rientro a diversi giocatori, potrebbero avere dei problemi al loro rientro in quanto ci sarà da scontare un’altra quarantena da 14 giorni. Difficile ipotizzare, quindi, una ripresa degli allenamenti appena dopo la scadenza del nuovo decreto.
Con l’ultimo decreto del Presidente Conte, che prevede lo stop fino al 13 aprile, nessuna squadra ha ancora programmato la ripresa. I dubbi sull’evoluzione della pandemia sono troppi e la possibilità che il blocco venga prolungato, unito ai rischi sanitari, invita alla massima cautela.