In Serie A (e in Europa) scarseggiano i goal di attaccanti di nazionalità italiana. Ma la Sampdoria rema contro questa tendenza: ecco perché.
Il successo trionfale agli Europei sotto la guida di Roberto Mancini ha gettato una nuova luce sul calcio italiano. All’improvviso il nostro movimento ha assunto una veste nuova, ringiovanita, un’immagine di forza e prospettive future allo stesso tempo. Ma alcuni dati statistici tendono a riportare i piedi per terra e a frenare questi entusiasmi.
In primis la percentuale di giocatori stranieri nella Serie A 2021/22: tra i 20 organici delle squadre del massimo campionato italiano, gli stranieri sono il 61% (fonte: Calciomercato.com). Un dato non confortante né bellissimo, se vi si aggiunge un’altra statistica importante in questo senso. Nelle prime tre giornate del torneo sono stati segnati 95 goal, di cui 62 segnati da giocatori non italiani, in prevalenza attaccanti. In proposito, inoltre, se si controllano le formazioni e le rose dei club di Serie A, sarà lampante come gli attaccanti di nazionalità italiana siano pochi e in netta minoranza. Senza contare che, su 32 reti di giocatori italiani, solo 10 risultano messe a segno da attaccanti di ruolo.
La Sampdoria però si presenta in controtendenza rispetto al movimento in atto in Serie A, che dovrebbe far suonare un campanello d’allarme (se non altro per Mancini) viste anche le tante critiche pervenute su Ciro Immobile, l’attuale punta titolare degli Azzurri. Perché i blucerchiati si oppongono al dilagare delle marcature straniere in Italia?
Serie A, la Sampdoria in controtendenza: gli attaccanti sono tutti italiani
Serie A, allarme attaccanti ma non per la Sampdoria. Il motivo
LEGGI ANCHE: Sistema Nigeria: Spezia a processo, ma Volpi e Fiorani…
Perché gli attaccanti di ruolo della Sampdoria sono, un po’ come qualche decennio fa, tutti di nazionalità italiana. Fabio Quagliarella, Ernesto Torregrossa, Manolo Gabbiadini e l’ultimo arrivato Francesco Caputo (anche l’ultimo tra loro a vestire la maglia della Nazionale) sono i quattro terminali offensivi della Sampdoria di D’Aversa, tutti potenzialmente convocabili da mister Mancini nonostante lo scarso rendimento iniziale in questa Serie A.
Al referto della statistica precedente, infatti, mancano i goal di due bomber veri come Quagliarella e Caputo, che ancora devono sbloccarsi con la Sampdoria. E poi il sinistro di Gabbiadini, che se in condizione è un misto di potenza e precisione da fare invidia a molti. Infine anche Torregrossa sa il fatto suo. Per provarlo basta chiedere all’Udinese, a cui segnò il goal vittoria decisivo dopo pochissimi minuti dall’ingresso in campo al suo esordio con la Sampdoria.
Se tante squadre di Serie A schierano per la maggiore attaccanti stranieri, praticamente D’Aversa ha un arsenale (ancora con le polveri bagnate, ma pronto ad esplodere) tutto tricolore. Se poi al reparto offensivo si vogliono aggiungere anche gli esterni di centrocampo o i trequartisti, si aggiungono due stranieri (Mikkel Damsgaard e Mohamed Ihattaren), compensati però da Antonio Candreva e Valerio Verre. Ovvero altri due giocatori italiani, per una Sampdoria che si veste di azzurro(cerchiato) e si distingue dalla spirale in corso nel campionato di Serie A.