Scandalo scommesse nelle partite di Primavera 2: arrestato l’arbitro Luigi Catanoso nell’ambito dell’operazione Penalty
Arrivano notizie scioccanti da Reggio Calabria legate alle attività sospette degli arbitri su partite truccate e scommesse. Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione Penalty con un’accusa pesante: associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
Tra gli arrestati c’è anche Luigi Catanoso, arbitro della sezione di Reggio Calabria, attivo in Primavera e Serie C. Come riporta La Gazzetta dello Sport, chiedeva ai colleghi di indirizzare le partite per favorire giocate, in particolare sull’over. Questo di fronte a compensi fino a 10.000 euro. Le richieste – si legge – riguardavano in particolare i tornei giovanili.
Scandalo scommesse: ecco da dove è partita l’indagine su Catanoso

Scandalo scommesse in Primavera: partite truccate, arrestato l’arbitro Luigi Catanoso
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Com’è nata l’indagine? La Procura della FIGC ha ricevuto dall’Agenzia dei Monopoli un report per un flusso anomalo su Benevento-Cesena (Primavera 2) e ha segnalato subito la cosa alla Procura di Benevento. In particolare, sulla partita, arbitrata da Catanoso “si era realizzato un importo di giocate pari a circa 41 mila euro tra le quali 219 su 288 riguardavano la vittoria del Benevento. Sitrattava di scommesse fatte per la maggior parte in comuni calabresi”.
A finanziare questo sistema sarebbero stati Giampiero e Tommaso Reale, titolari di un’agenzia di scommesse a Sesto Fiorentino, arrestati insieme a Giancarlo Leone Fiumanò e Lorenzo Santoro.
 
									 
					


