La Sampdoria è tra le 11 società a rischio deferimento dopo le indagini riguardo le plusvalenze sospette degli anni tra il 2018 e il 2021: coinvolte anche Juventus e Napoli
La Figc ha chiuse le indagini riguardo la vicenda delle plusvalenze sospette. Tra le undici società coinvolte ce ne sono cinque di Serie A: Juventus, Napoli, Genoa, Sampdoria ed Empoli. Poi Pisa e Parma in Serie B, Pescara e Pro Vercelli di Lega Pro e Chievo e Novara, che, però, non sono iscritte a campionati professionisti.
Al momento non si parla ancora di deferimenti, ma solo di rischio di deferimenti. Come scrive la Gazzetta, queste società avranno ora 15 giorni per difendersi e, solo trascorso questo, si deciderà: rinvio a giudizio o archiviazione. Bisognerà, quindi, convincere la procura e non sembra essere facile. Questo, come riporta la rosea, potrebbe essere solo un primo filone legato alle plusvalenze sospette.
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Le indagini sono partite tra aprile e maggio del 2021, quando Covisoc e Consob hanno rilevato delle anomalie nelle plusvalenze. Nella lista sono finite 62 operazioni, di cui 42 relative alla Juventus e otto della Sampdoria. In quelle relative ai blucerchiati sono comparsi i nomi di Audero, Daouda Peeters, Matteo Stoppa, Michael Brentan, Nicolò Francofonte, Erik Eribi, Fabio Depaoli e Mehdi Leris. Gli affari, che coinvolgono anche la trattativa Osimhen-Napoli, riguardano le stagioni 2018-19, 2019-20 e 2020-21.
L’avviso delle indagini riguarda la violazione di tre articoli, il più specifico è il 31 “violazioni in maniera gestionale ed economica”. Ma cosa rischiano i club? Al momento si parla di una sanzione contenuta, ma l’inchiesta mette in mezzo anche gli articoli 4 e 6 del Codice di Giustizia Sportiva. In caso di violazione del primo i può arrivare anche alla penalizzazione di uno o più punti.