Olly è il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, anche la nazionale di rugby ha voluto rendergli omaggio sui social. Ecco il post…
La Sampdoria nel prossimo turno di Serie B affronterà il Sassuolo, i blucerchiati all’andata persero 5-1 al Mapei Stadium di Reggio Emilia ma al Luigi Ferraris di Genova dovranno vendere cara la pelle. Leonardo Semplici, anche se l’ostacolo è difficile da superare, proverà a battere anche il pronostico per recuperare terreno sulle rivali.
A proposito di colori blucerchiati, Olly (pseudonimo di Federico Olivieri) ha trionfato sul palco dell’Ariston aggiudicandosi l’ambitissimo Festival di Sanremo. Per l’artista genovese, tifosissimo della Sampdoria, è arrivata la soddisfazione più grande per un artista italiano. La sua “Balorda nostalgia” ha sbaragliato la concorrenza fino ad arrivare all’immensa gioia sul palco dell’Ariston.
L’artista genovese trionfa nella sua Liguria, l’aria di casa ha soffiato in suo favore
Sanremo 2025, Olly: dalle mischie al Festival quando Federico sfiorò la nazionale di rugby…
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La Gazzetta dello Sport ha intervistato Francesco Nasti, l’allenatore di Federico Olivieri dall’U14 all’U16, ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
E pensare che lo prendevamo in giro dicendogli che era stonato. Per noi è sempre stato Olly, il nome d’arte arriva dal rugby. Era il nostro capitano, il più forte del gruppo. Con lui in campo abbiamo vinto tantissimi tornei. Aveva un fisico eccezionale pure da piccolo. Gli avversari si scansavano quando dovevano placcarlo. Se avesse continuato a giocare sarebbe arrivato in Nazionale. Aveva ricevuto diverse convocazioni dall’Accademia della Federazione. Gli infortuni e la scelta di andare a studiare a Londra lo hanno portato verso un’altra strada
Queste le parole del suo ex allenatore, chiusa una porta si apre un portone è in caso di dire. Il rugby non è diventato il suo lavoro, ma sicuramente gli ha insegnato come prendersi il suo spazio nella mischia e arrivare a coronare i propri sogni. La musica è diventato il modo che ha di esprimersi, senza dimenticare i sani valori che accomunano lo sport e la musica. Adesso Olly potrà comunque girovagare per gli stadi d’Italia, non magari da rugbista (come sognava da bambino) ma da cantante. E magari fare qualche altra tappa da tifoso al Luigi Ferraris di Genova per la sua Sampdoria e, chissà un giorno, per un suo concerto.