Matteo Berrettini conquista il palco dell’Ariston e il Festival di Sanremo per bellezza e bravura. Un periodo d’oro per il tennista azzurro che adesso punta al titolo Slam
È il fenomeno del momento, Matteo Berrettini, e non solo per le sue prestazioni sul campo da tennis. Ospite sul palco dell’Ariston, nella prima serata dell’edizione 2022 del Festival di Sanremo, ad essere notate ancora una volta sono state la sua bellezza e la sua eleganza.
Emozionato il numero 6 del ranking ATP – la classifica mondiale – ha raccontato, in una lunga intervista concessa a La Repubblica, tutte le sensazioni provate in una notte che, anche se lontana dal suo habitat naturale, non dimenticherà facilmente:
In attesa di entrare, in cima alla scalinata, avevo il cuore che andava a mille. Molto più forte di quando sto per entrare in campo. Il mio cellulare era pieno di messaggi di amici e amiche che mi hanno scritto che si percepiva tutta la mia emozione e sono felice di essere riuscito a trasmetterla”.
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La finale a Wimbledon contro Novak Djokovic, l’incontro con il premier Mario Draghi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella fino al Festival di Sanremo. Mesi intensi per Matteo Berrettini che si sorprende pensando a quanto successo negli ultimi sei mesi:
Faccio fatica a realizzare tutto questo, in fondo io ho solo giocato a tennis. Non avrei immaginato di conquistare tutti questi risultati. È tutto molto bello”.
Ma il palco dell’Ariston ha un sapore particolare perché il 25enne romano ha sempre seguito la competizione canora anche insieme a nonna Lucia:
Mi ha detto che non si sarebbe mai immaginata di vedermi a Sanremo.Sia lei che mamma da piccolo mi dicevano sempre quanto fossi bello quindi ai complimenti ci sono abituato anche se io mi sento e sono un atleta non un modello. Certo, i complimenti fanno sempre piacere”.
A Sanremo il pubblico era tutto per lui, agli Australian Open meno. Nella sfida contro Rafa Nadal, poi vincitore dello Slam di Melbourne, il tifo era soprattutto per lo spagnolo. Ma Matteo Berrettini non ne fa un dramma, anzi:
Trovo sia qualcosa di romantico che ci sia ancora tutto questo attaccamento verso lui così come Federer e Djokovic. È come se si volesse difendere il proprio idolo di infanzia, forse lo farei anche io. Arriverà anche il nostro momento.