Linetty, Wszolek, Bereszyński, Kownacki e ad un passo anche da Piatek. La Polonia e la Sampdoria un amore nato qualche anno fa, esploso all’improvviso, che ha bisogno oggi di un colpo di fulmine…
C’era una volta la Sampolonia. Un Paese meraviglioso, di grandi talenti, tanti scoperti dalla Sampdoria che non è un segreto ha lasciato andare dall’altra parte del Bisagno Krzysztof Piątek. La Samp di Giampaolo non ne aveva bisogno, aveva già Fabio Quagliarella. Nessun rimpianto per un lavoro iniziato ben 4 anni fa da Riccardo Pecini, responsabile dell’area scout blucerchiata.
Nella Sampdoria di oggi ne rimangono solo due. Uno di questi è infortunato, ne avrà ancora per un pò. Tra alti e bassi, Bereszynski starà fuori per almeno 2 mesi per la rottura del menisco del ginocchio destro, mentre Karol Linetty è tornato finalmente a disposizione con l’Udinese, giocando un tempo, dopo un periodo di diversi problemi che lo hanno tenuto lonano dal campo negli ultimi impegni della Sampdoria. Le recenti difficoltà dell’undici di Claudio Ranieri hanno fatto venire un po’ di nostalgia per i diversi talenti polacchi che, fino a un anno fa, rappresentavano una base solida del progetto blucerchiato.
Primo fra tutti Dawid Kownacki, ora la Fortuna Düsseldorf, il cui rapporto con la Samp si è incrinato irreparabilmente a causa dello scarso utilizzo da parte di Marco Giampaolo, che ha avuto come conseguenza la decisione, nell’interesse di tutti, di un trasferimento. Un talento scoperto nel luglio del 2017 su cui la società riponeva grandi speranze (per alcuni “il nuovo Lewandowski”), mai esploso definitivamente, totalizzando in poco meno di 2 anni solo 6 goal in 35 presenze.
Da gennaio a giugno 2019 l’attaccante si è imposto positivamente in Germania con 4 goal in 10 presenze, convincendo il Fortuna a riscattarlo dalla Sampdoria. Un affare che ha fatto felice tutti, soprattutto Massimo Ferrero. Come sta andando oggi? Ne ha giocate 10 su 12, sette dal primo minuto, tre da subentrato ma di goal nessuno…
Il secondo è Pawel Wszolek, ora perno inamovibile del Legia Varsavia, addirittura autore di 3 goal e 3 assist nelle ultime tre gare nel campionato polacco. L’esperienza in maglia blucerchiata però non fu felice, forse per troppo fretta dela società: in 2 anni solo 27 presenze (quasi sempre da subentrato). Successivamente il prestito all’Hellas Verona nel 2016 e infine un’esperienza più fortunata in Inghilterra con il Queens Park Rangers dove trovò grande continuità (ben 103 presenze con la maglia londinese in 3 anni), prima di tornare a casa.
Da quest’anno Pecini è tornato a Casa Samp e già da gennaio, perchè no, potrebbe portare a Genova, sul mare, qualche altro bel e bravo ‘soldatino’ polacco…