La Sampdoria e Duvan Zapata un amore finito troppo presto. Un rimpianto continuo soprattutto ora con l’Atalanta che vola, con Zapata sempre a segno…
Molti tifosi della Samp, in questi due anni si saranno sicuramente chiesti: “Chissà se fosse rimasto Duvan Zapata dove saremmo adesso…”, e soprattutto ”perché hanno voluto vendere proprio lui?”. La verità qualcuno la conosce, altri no. In tanti credono che le colpe maggiorni vadano attribuite alla società e la sua continua ricerca di far plusvalenza. Può essere così, ma non solo.
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La Sampdoria, come quasi tutte le società di Serie A e non solo, DEVE fare plusvalenze, se vuol rimanere a determinati livelli, non avendo, a parte gli introiti dai diritti televisivi e sponsor non paragonabili a quelli percepiti dalle big, altre entrate.
La domanda quindi da farsi è non perché la Sampdoria nell’estate del 2019 abbia ceduto un pezzo importante, ma perché abbia ceduto proprio Zapata semmai.
Piaceva Falcinelli, è arrivato Zapata
Facciamo ordine: Duvan Zapata nell’estate del 2017 viene preso in prestito con obbligo di riscatto dalla Sampdoria, insieme a Strinic, ma sono due operazioni slegate.
Se il terzino croato viene preso per 2 milioni di euro, Zapata viene a costare subito 3 milioni e l’obbligo di riscatto viene messo a 17, totale costo dell’operazione 20 milioni di euro. Ed è giusto ricordare come lui in estate avesse chiesto Falcinelli con Pradè che non lo ascolta e va a parlare con De Laurentiis…
La stagione di Duvan
Duvan segna e fa segnare oltre ad essere un punto di riferimento importante. Poi però qualcosa si rompe, e per Marco Giampaolo nella seconda parte della stagione non è più un titolare inamovibile, il che viene testimoniato dalle 7 esclusioni dal primo minuto a discapito di Kownacki e Caprari, che non si ricopriranno certamente di gloria.
È evidente che come tipologia di giocatore non sia il massimo per Giampaolo, che ha sempre preferito attaccanti più tecnici e di manovra (alla Muriel , Schick o Defrel) che forti fisicamente.
Tra Duvan e Denis, Giampaolo chi sceglie?
Nell’estate 2018 si arriva al bivio, oltre a Torreira la Samp decide di privarsi di un altro giocatore che possa fare cassa e plusvalenza: i candidati maggiori sono due Zapata e Praet, poi ci sono Berezinski e Linetty ma con valutazioni minori.
In tanti oggi dicono che sia stato scelto Zapata perché fosse quello con la valutazione più alta ed essendoci anche un obbligo di riscatto a carico dei blucerchiati. Vero in parte però. Zapata a conti fatti, non è stato una grande plusvalenza per la Samp visto che anche all’Atalanta è stato ceduto in prestito con obbligo di riscatto per una cifra complessiva intorno ai 26 milioni a fronte dei 20 spesi dalla Samp.
E Praet? A quanto è stato acquistato e poi venduto dalla società di Corte Lambruschini? Siamo proprio sicuri che la società volesse a tutti costi disfarsi per far cassa con Zapata piuttosto che con il preferito di Marco Giampaolo?
I conti non tornano, Duvan non è la Plusvalenza…
Denis Praet viene acquistato dalla Sampdoria nell’agosto 2016 dall’Anderlecht per 10 milioni di euro. Nell’estate 2018 in molti club sono su di lui, visto la buona stagione disputata (2017-2018), dove il suo posto negli 11 titolari non è praticamente mai in discussione visto che con Giampaolo disputa 32 partire di cui 31 da titolare e solo in un’occasione subentra ed è la partita contro il Crotone al rientro da un mese di stop per infortunio, e le cifre sono molto vicine a quella poi riscossa dai blucerchiati quest’estate dalla cessione al Leicester, ovvero 20 milioni.
Confrontiamo un attimo le due operazioni quindi:
-Zapata acquistato a 20 milioni venduto a 26 (6 milioni di plusvalenza a condizioni poco favorevoli come il prestito biennale)
-Praet acquistato a 10 milioni venduto a 20 (10 milioni di plusvalenza).
Insomma è stata più una scelta della società vendere Zapata, o è stata più una scelta del mister considerando che per lui a differenza di Praet, per esempio, non fosse un intoccabile?