Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi hanno deciso di rinunciare alla Sampdoria Woman, di rinunciare al calcio femminile. Problemi di costi…
Costa tanto, costa troppo. E non ci sono ritorni per giustificare fin qui un investimento così dispendioso per le casse della Sampdoria. Circa due milioni di euro. A farne le spese è la Sampdoria Woman. Niente più professionismo almeno per ora. Almeno fino a quando Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi non avranno messo i conti a posto…
Questo il comunicato dopo una giornata intensa, fatta di incontri e dolorose decisioni:
L’U.C. Sampdoria comunica il proprio disimpegno dal calcio femminile professionistico.
La Sampdoria tornerà a investire nel calcio femminile, che sarà anche cardine dei futuri progetti di integrazione sociale per la città. La Società sarà presente nelle scuole, per favorire l’integrazione delle ragazze nel calcio, con inclusione e senza pregiudizi.
Purtroppo le situazioni economiche ereditate e i costi eccessivi della gestione di una squadra femminile professionistica in Serie A non ci permettono di continuare in questo momento.
Tutto ciò anche per rispetto ai creditori e ai dipendenti della Sampdoria che hanno sostenuto diversi sacrifici negli ultimi mesi e continuano a farlo per garantire il futuro del Club.
Non si poteva fare niente per salvare il calcio femminile? A quanto pare no e di questo ci spiace tanto.
Sampdoria Woman, a giugno una miracolosa salvezza per il calcio femminile…
Sampdoria Woman, Radrizzani e Manfredi rinunciano al calcio femminile. Il comunicato
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Una notizia che ha colpito qualche tifoso ma soprattutto le ragazze che lo scorso giugno grazie al grande lavoro di Salvatore Mango avevano raggiunto una miracolosa salvezza con una grandissima cavalcata dal suo arrivo.
Ora si ricomincerà dalle serie inferiori con la speranza di rivedere presto anche il Calcio Femminile blucerchiato nella massima serie. Non è un semplice augurio ma una speranza…