L’ex Sampdoria Nicola Pozzi ha analizzato le tre reti blucerchiate messe a segno contro l’Hellas Verona al Ferraris di Genova…
La Sampdoria passerà una sosta delle nazionali finalmente in tranquillità e serenità, visto il successo netto e meritato contro l’Hellas Verona nell’ultimo turno di Serie A. I ragazzi di Dejan Stankovic hanno superato i gialloblù al Luigi Ferraris di Genova grazie alla doppietta di Manolo Gabbiadini e alla rete di Alessandro Zanoli.
L’ex blucerchiato Nicola Pozzi, 101 presenze con la maglia della Sampdoria in tutte le competizioni e 32 reti, ha analizzato le 3 reti messe a segno dai calciatori di Stankovic. Esaltando le capacità realizzative soprattutto di Manolo Gabbiadini, assoluto protagonista della partita del Ferraris.
L’analisi dell’ex blucerchiato
Sampdoria, l’analisi di Nicola Pozzi sulle reti contro il Verona
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Ecco cosa ha dichiarato l’ex attaccante della formazione genovese in esclusiva ai microfoni di sampdorianews.net:
Ottima battuta del corner di Winks dalla destra, cross teso a spiovere nel cuore dell’area, Amione e Zanoli a caccia della deviazione. La retroguardia gialloblu mura la i primi tentativi ma non riesce a spazzare. Magnani chiede un fallo senza risultati, lesto Amione a toccare la sfera quel tanto che basta per scaricare a favore dello smarcato Nuytinck. L’ex Udinese di punta allarga con grande lucidità per Gabbiadini prima di essere falciato in area. Il direttore di gara lascia proseguire l’azione, Gabbiadini, girando di prima intenzione, insacca di sinistro. A rivedere l’azione si comprende la difficoltà del gesto tecnico, non è una conclusione semplice, in una frazione di secondo ha dovuto trovare coordinazione e precisione in precario equilibrio.
Il goal sblocca il bomber blucerchiato che raddoppia realizzando il suo classico goal dalla distanza. Il colpo di testa di Tameze lo rimette in gioco, non può esserci offside, Gabbiadini controlla e arretra, manda fuori tempo sia Tameze che Coppola perché si muove in modo da non far capire le proprie intenzioni. Ci si aspetterebbe uno scarico in mediana, oppure un servizio in profondità per Leris. Gli altri compagni sono un po’ lontani dal vivo dell’azione e non se lo fa ripetere due volte a far partire un bolide di sinistro. Montipò prova a metterci le mani ma può solo toccare la sfera che si insacca sotto la traversa. Conclusione rabbiosa, da quella posizione in passato il blucerchiato ha fatto male più volte agli avversari, fa parte del suo dna offensivo.
La gara viene chiusa all’ultima azione in puro contropiede. Tutto il Verona è in pressione nell’area piccola doriana cercando di capitalizzare un lunga rimessa laterale, Winks allontana il più possibile. La sfera resta in campo sulla fascia destra, Jesè, appena subentrato, crede in quel pallone, non lo gestisce e si invola verso l’area gialloblu senza ostacoli. L’ex Real Madrid è preciso nel servire Zanoli in area e il promettente esterno è attento nel non finire in fuorigioco. E’ un gioco da ragazzi insaccare da due passi. Jesè e Zanoli sono rimasti lucidi e concentrati a livello di scelte e tempistiche.