Con l’omologa del piano di ristrutturazione del debito la Sampdoria potrebbe avere i soldi per pensare a una sostituzione di Andrea Pirlo
La Sampdoria inizia a vedere la luce. L’omologa del piano di ristrutturazione del debito porterà Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi nella seconda fase del loro progetto per far rinascere il club blucerchiato. Una fase che porterà alla diluizione ulteriore delle quote della Sport Spettacolo Holding.
I due azionisti potranno così avvicinarsi al closing definitivo. Il rosso, scrive Tuttosport, è sceso intorno ai 60 milioni e l’omologa non ha ricevuto opposizioni dai creditori e ora la palla è in mano alla nuova società, che dovrà rispettare scadenze e onorare i pagamenti, ricostruendo, anche a livello sportivo, la Sampdoria. E proprio del lato sportivo e, in particolare, della guida tecnica, parla Tuttosport.
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Il quotidiano torinese pone l’accento su Andrea Pirlo. Senza, infatti, il freno finanziario dell’omologa del Tribunale, anche la posizione del tecnico cambia. Se diventerà necessario, dopo le partite con Cosenza e Sudtirol, ci sarebbero i soldi per una sostituzione del tecnico che, al momento, è penultimo con quattro punti.
Gli aumenti di capitale, poi, potrebbero aumentare l’indice di liquidità, consentendo alla dirigenza di lavorare sul mercato di gennaio senza tutte le limitazioni avute in quello estivo. Niente spese pazze, ma qualcosa si potrebbe muovere.