Sampdoria-Torino, Dossena: Ferrero non prende in giro nessuno. L’intervista di TuttoSport al doppio ex ed eroe blucerchiato Beppe Dossena
La classica intervista del doppio ex ha un sapore particolare per Beppe Dossena, che in blucerchiato ha vinto praticamente tutto e vive a Genova. Ma che a Torino ha iniziato fatto tutta la trafila, giovanili e prima squadra. E lo dice subito: “é una partita dove non posso non essere neutrale”.
Partita che in chiave salvezza può dire tanto, sia per il Torino, sia per la Sampdoria, chiamata a fare i 3 punti per avvicinarsi finalmente a quota 40.
Il Torino che arriva a Marassi è lanciato dalla rimonta infrasettimanale con il Sassuolo, una rimonta che ricorda quella granata nel Derby del 1983, con Dossena tra i protagonisti.
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Venendo alla Sampdoria, Dossena è sicuro: la qualità non manca, però le partite durano 90 minuti non 45.
Ha qualità. Non è da tutti avere giocatori come Quagliarella, Keita e Gaston Ramirez. Però riesce a fare un buon primo tempo o un buon secondo tempo, ma raramente tiene per 90 minuti
Ma ci si può aspettare qualcosa in più dalla Sampdoria e da Ferrero, che da’ sempre l’impressione di navigare a vista? Il ragionamento di Dossena, esteso anche al Torino e al patron Cairo, è pragmatico: lecito aspettarsi qualcosa di più, ma non ha senso svenarsi per un ottavo posto che non porta nulla in termini di qualificazioni europee.
E’ovvio che da Torino e Sampdoria ci si possa aspettare qualcosa di più. Ma ragionevolmente cosa? Ha senso per due imprenditori svenarsi per arrivare ottavi o noni? Credo che l’importante sia essere chiari con i tifosi senza alimentare illusioni. Cairo e Ferrero non prendono in giro nessuno. Magari bisognerebbe cercare di battere qualche grande.