Morten Thorsby è una delle note liete della stagione della Sampdoria: invisibile con Di Francesco, con Ranieri è diventato indispensabile
Dalla partita contro la Spal, del 4 novembre, Thorsby ha iniziato a correre per la Sampdoria e non si è più fermato. Ranieri lo ha eretto a perno della squadra, dopo che con Di Francesco il norvegese non aveva mai visto il campo: “Non posso dimenticare il mio debutto. Abbiamo vinto dopo un momento difficile e la storia è cambiata. Ranieri? Ha tirato fuori il meglio da tutti anche quando le cose non andavano bene. Voglio crescere con lui”.
La prima stagione in Serie A del maratoneta Thorsby – secondo dietro Brozovic per media di chilometri percorsi con 11,55 km a partita – è indubbiamente positiva: “L’inizio è stato difficile, ma sono cresciuto molto. Sapevo che il primo anno sarebbe stato duro, ma il presidente, la società e i compagni sono stati importanti e li ringrazio”.
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Quest’anno Thorsby è stato impiegato da centrocampista, da esterno e persino da terzino destro. Una duttilità che al giocatore interessa poco: “A me interessa aiutare la squadra. La posizione in cui il mister mi schiera è secondaria”.
Il finale di stagione della Sampdoria è stato ottimo, con l’unica pecca del derby: “Siamo dispiaciuti perché eravamo riusciti a pareggiare. La soddisfazione più grande rimane aver raggiunto la salvezza. L’anno prossimo speriamo in un anno più tranquillo. Ora vogliamo andare a Torino e fare una gara importante. All’andata facemmo bene, ma fummo battuti da due grandi goal”.