La Sampdoria per ora conferma Sottil, ma il rischio di un terzo allenatore in stagione rimane: quante altre volte è successo in casa blucerchiata?
La panchina della Sampdoria, nella stagione 2024/25, è particolarmente scottante. Dopo l’esonero di Andrea Pirlo alla terza giornata è arrivato Andrea Sottil, che, in tempo 12 giornate, è già fortemente in discussione. Neanche a metà campionato, i blucerchiati rischiano di avere una terza guida tecnica alla ricerca di una promozione in Serie A che non è impossibile, ma compromessa sì. Perlomeno quella diretta, senza passare dai playoff.
Per il momento Sottil rimane al suo posto, la società gli ha concesso una fiducia a tempo, che probabilmente dipenderà fortemente da quanto accadrà domenica 8 dicembre a Reggio Emilia, contro il Sassuolo capolista. Se alla fine il tecnico di Venaria sarà esonerato, la Sampdoria sarà costretta a chiamare un terzo allenatore sulla sua panchina. Un fatto che è accaduto rarissime volte nei 78 anni di storia del club.
Il precedente più recente risale al gennaio 2022, quando la Sampdoria ha esonerato Roberto D’Aversa, in un momento non facile, complice l’acuirsi della crisi anche l’arresto dell’allora presidente Massimo Ferrero solo poche settimane prima. Al posto dell’attuale tecnico dell’Empoli è stato promosso ad interim Felice Tufano, che non ha solo diretto gli allenamenti, ma si è seduto in panchina per una sola partita, in Coppa Italia contro la Juventus (persa 4-1). Poi è arrivato Marco Giampaolo, per la sua avventura bis.
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Il precedente più simile all’attuale situazione risale alla stagione 1998/1999, quella sfortunata e viziata particolarmente dall’infortunio di un Vincenzo Montella determinante. La Sampdoria, con ancora Enrico Mantovani presidente, ha cominciato il campionato con Luciano Spalletti, rimasto fino alla tredicesima giornata. Dopo averlo esonerato, il patron ha chiamato David Platt, leggenda blucerchiata che non aveva nemmeno il patentino. Lo affiancava, infatti, Giorgio Veneri.
Dopo sole cinque partite, l’inglese ha rassegnato le dimissioni e Mantovani ha richiamato Spalletti. Come se ora Matteo Manfredi richiamasse Andrea Pirlo per Sottil. In quindici partite l’attuale ct dell’Italia ha provato a risollevare le sorti della Sampdoria: con Montella ritrovato, ha fatto 21 punti, ma alla fine ci fu la retrocessione in Serie B.
Un precedente, ma improprio, è addirittura più antico. Risale al 1956/57, quando la guida tecnica era l’ungherese Lajos Czeizler, che per il regolamento sugli allenatori stranieri aveva assunto il ruolo di direttore tecnico. Insieme a lui lavorarono prima Pietro Rava e poi Ugo Amoretti, che figuravano come allenatori.