Secondo Dejan Stankovic la sua Sampdoria si sarebbe potuta salvare: a gennaio, però, la decisione di salvaguardare l’aspetto economico ed evitare il fallimento
Dejan Stankovic lo scorso anno ha provato a salvare la Sampdoria dalla retrocessione. La missione del tecnico serbo era difficile, ma non impossibile. Dopo il mercato di gennaio, però, le cose si sono complicate e la strada verso la Serie B è stata segnata. L’importante, in quella sessione, era incassare per salvare la società dallo spettro del fallimento.
Il tecnico, che ora ha il figlio Filip che gioca in blucerchiato, è tornato a parlare al Secolo XIX, iniziando subito dal rapporto con i tifosi. Che non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno:
Il rapporto avuto con i tifosi non me lo può contestare nessuno, leale, corretto. Sono rimasto colpito dal loro calore. E ci sono rimasto male, perché non hanno potuto vedere tutte le mie qualità, ma solo quelle di uomo. Da allenatore ho cercato almeno di dare compattezza, non è bastato. A casa mia tutti hanno seguito la Samp con grande partecipazione emotiva.
Sampdoria, Stankovic: c’è fiducia, ma non bisogna mettere troppe pressioni
Sampdoria, Stankovic: potevamo salvarci, ma bisognava evitare il fallimento
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La sua Sampdoria poteva salvarsi. Stankovic ne è convinto, ma il mercato di gennaio è stato fatto in un’altra direzione dalla dirigenza, che ha scelto di preservare il lato economico, provando a salvare i conti disastrosi:
La mia Sampdoria era in enorme difficoltà, nessuno credeva che potessimo salvarci. Io sì. Ci sono mancati 13 punti, ma in realtà non sarebbe stato impossibile, sarebbe bastato poco. Però ai piani alti si è scelto di sacrificare la rosa e la squadra, che era meglio rischiare di andare in B pur di salvare la società.
Lo dice senza rabbia Stankovic, probabilmente con un po’ di rammarico per essere arrivato a Genova in uno dei momenti più difficili della recente storia della Sampdoria. Ora, però, i blucerchiati possono guardare con fiducia al nuovo corso. Senza, però, mettere troppe pressioni sulla proprietà appena arrivata:
Sono strafelice che la Sampdoria possa ancora lottare sul campo e che Filip possa aiutarla a tornare in A. La gente ha molte aspettative, lo capisco, auguro alla Samp con tutto il cuore di risalire subito ma non si deve dimenticare che due mesi fa stava per fallire. Avere di nuovo una società forte è già una gran cosa, se si mette troppa pressione si rischia una delusione. Bisogna ricostruire giorno per giorno.